di Consulta delle associazioni di Gioiosa ionica
Guarda caso Nanchino. Dove proprio oggi Erich Thoir e Zhang Jindong firmeranno l’accordo di cessione dell’Inter di Moratti alla Suning Commerce Group, colosso immobiliare asiatico, una operazione calcistica che segna una nuova geopolitica nel calcio (anche il Milan in questo periodo è attenzionato dai cinesi). L’Inter così diventerà la prima potenza economica della Serie A.
Ovviamente nessun collegamento tra Cristoforo ed il calcio, ma questo per dire quanto la Cina stia investendo in Italia per aumentare i profitti e per far crescere i suoi studenti universitari “importando” dall’Italia le nostre “intelligenze”.
Nel nostro caso, Cristoforo Demartino è il primo ricercatore italiano assunto dalla prestigiosa Università di Nanchino.
Parliamo di Cristoforo per il merito indiscutibile e per l’occasione che oggi offre la stampa mondiale in merito alle iniziative cinesi nel calcio. Magari più in là parleremo anche di altri talenti che come Cristoforo sono ai piani altissimi di colossi mondiali. Ed è giusto che se ne parli di questi talentuosi. Danno coraggio, fiducia, contrastano le negatività, esaltano e sono esempi da emulare per i giovani che crescono. E’ un filone che pensiamo di seguire con attenzione.
E con la citazione di Cristoforo -ci venga perdonato questo campanilismo che stiamo per evidenziare- vogliamo pure mettere in primo piano, come richiamato nel titolo, che Cristoforo di è diplomato presso il Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica, che evidentemente ha fatto la sua parte, non solo per Cristoforo ma anche per tanti altri giovani.
Cristoforo Demartino ha 29 anni. Si è Diplomato presso il Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica e laureato all’Università Mediterranea in Ingegneria Civile con 110 lode ed una menzione speciale. Ha vinto subito dopo il dottorato di ricerca alla Federico II di Napoli che lo ha mandato all’Università di Copenaghen dove si è specializzato sull’ingegneria del vento. Nel frattempo ha fatto anche un master di sismica all’Università La Sapienza di Roma con pubblicazione delle tesi. Ha insegnato a Reggio Calabria in
due master internazionali. Subito dopo ha avuto l’incarico di Scienza delle Costruzioni all’Università di Napoli. Ora è assegnista di ricerca alla Sapienza e ricercatore a Nanchino dove insegna meccanica delle strutture. Sta facendo ricerche sulla sismica, Ingegneria del Vento e sui collassi delle strutture con pubblicazioni internazionali.
Cosa ha racconta Cristoforo Demartino della attuale esperienza cinese, delle “intelligenze italiane”, della sua Gioiosa e della sua Calabria ?
“Sono in Cina -dice Cristoforo- per fare delle attività di ricerca presso l’Università di Nanchino. La Cina sta investendo in qualità “importando” ricercatori specialmente nel settore della scienza e dell’ingegneria. La mia assunzione è la prima che ha fatto la Nanjing University”.
“Ritengo che le Università italiane producono i migliori laureati al mondo, sopratutto per la nostra capacità di produrre cultura di tipo realmente scientifico basata su un approccio che deriva dalla cultura galileiana, che fa parte del nostro DNA.”
” E’ pure vero che l’Università in Italia sta attraversando un momento molto difficile. Gli investimenti sono diminuiti, la nostra capacità di internazionalizzazione è molto bassa. Molti laureati non trovano opportunità in Italia e gli stati esteri -dopo aver fatto le loro scelte presso le Università anche in corso d’opera- ne fanno incetta portandoseli nelle loro Università e nelle grandi aziende mondiali. Dal punto di vista economico e di sviluppo è evidentemente una grave perdita perché l’Italia spende per istruire e formare i giovani fino alla laurea ma poi non provvede ad utilizzarli.”
“Invece la Cina, negli ultimi anni, ha capito che deve puntare sulla qualità e lo sta facendo in modo esplosivo. L’Italia deve riflettere molto su questo e deve creare le condizioni giuste per utilizzare al massimo i propri ricercatori, puntando sulla qualità, che è l’unica via da percorrere.”
“Per quanto riguarda la nostra Calabria, noi – al contrario della Cina che in un certo senso sta svendendo la propria cultura tradizionale- abbiamo la fortuna di conservare finora la nostra cultura tradizionale che è una ricchezza da sfruttare a patto però che si riesca a “venderla” sul mercato globale. Se non ragioniamo ed operiamo concretamente in questi termini, a partire dalla creazione di un sistema infrastrutturale all’avanguardia ed efficiente, se non puntiamo su un turismo di qualità, è evidente che siamo fuori da ogni logica planetaria di mercato.”
“ Per quanto riguarda il mio paese di Gioiosa Jonica, la mia idea è di ritornare nella mia terra. Sicuramente credo che vivere a Gioiosa Jonica, un piccolo paese di 7 mila abitanti nella provincia di RC, sia altamente formativo sopratutto nella capacità di inter-relazionarsi rispetto al fatto di vivere in una grande città. Ci si abitua a frequentare un piccolo gruppo, un ambiente più protetto, quindi si cresce sicuramente meglio. Io sono molto legato a Gioiosa Jonica e la Calabria. Non mancherò di venire in estate, è troppo forte in me di partecipare come ogni anno -in qualità di socio fondatore e di componente dell’Associazione Carpe Diem (ndr: facente parte della Consulta delle Associazioni) – alla organizzazione dell’importante festival internazionale di artisti di strada che si chiama “Gustando il Borgo” che oramai si svolge da 7 anni. Il grande evento è organizzato interamente da noi ragazzi, praticamente autofinanziato con il nostro lavoro. Infatti, anzichè andare gironzolando in estate nei bar ed altri locali, preferiamo spendere il nostro tempo nell’organizzazione di “Gustando il Borgo”, oramai una classica che attrae migliaia di giovani provenienti da ogni parte”.
“ Per concludere, ci tengo pure a dire che faccio anche parte dell’Associazione “Calabresi creativi” che ha lo scopo di valorizzare le migliori conoscenze del nostro territorio per metterli in rete, tentando di fare un network tale da garantire a chi ha delle idee di portarle avanti. E’ un progetto molto ambizioso rivolto anche ai talenti calabresi che stanno all’estero. Ancora siamo in una fase molto preliminare di questa idea, però si sta andando avanti per mettere in rete queste persone e tentare sopratutto di investire le loro risorse sul nostro territorio.”
A noi non ci resta che complimentarci con Cristoforo Demartino, orgogliosi delle sue origini, delle dichiarazioni che ha reso (ma anche dette di persona) e di quello che sta producendo anche in Cina portando alto ed onorando alla grande il nome di Gioiosa, della Locride, della Calabria e dell’Italia. Un in bocca al lupo e l’auspicio che quando torna in estate porti dalla Cina un bel gruppetto universitario di cinesi e cinesine: Gioiosa e Gustando il Borgo è una occasione immediata per “internazionalizzare” le sue tradizioni ed i suoi importanti beni culturali nel grande paese asiatico. Chi meglio del nostro Cristoforo in questo momento storico può tentare di realizzare questo sogno ?
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