PIANOPOLI- Rocco Gatto, ucciso il 12/03/1977; Gianluca Congiusta, il 24/05/2005; Giuseppe Marino, il 16/04/1993; Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, il 24/05/1991; Carmelo Di Giorgio e Primo Perdoncini, colpiti il 5/01/1979 e deceduti il 5 e il 6 gennaio 1979; Giuseppe Maria Bicchieri e Mariangela Ansalone, uccisi l’8/05/1998; Giovanni Ventra, il 27/12/1972: Antonio Raffaele Talarico, il 2/09/1988; Donald Mackay, il 15/07/1977; Salvatore Aversa e Lucia Precenzano, il 4/01/1992; Giovanni Losardo, colpito il 21/06/1980 e morto il giorno successivo, 22/06/1980; Francesco Ferlaino, ucciso il 3/07/1975; Giovanni Mileto, il 7/11/1987; Sergio Cosmai, il 13/03/1985; Giuseppe Valarioti, l’11/06/1980; Bruno Caccia, il 26/06/1983; Bruno Vinci, il 14/04/1980.
Sono 17 vite spezzate dalle mafie. Sono 17 vittime innocenti alle quali il Comune di Pianopoli ha deciso di dedicare la memoria di chiunque passerà per il piccolo centro dell’entroterra catanzarese. Il sindaco Gianluca Cuda ha deciso di intitolare 17 strade ad altrettante vittime innocenti di mafia. Una storia di memoria che è sociale, ma anche personale: il padre, Rodolfo Cuda, già sindaco di Pianopoli, il 25 settembre 1991 aveva intitolato una strada al giudice Antonino Scopelliti, ucciso il mese precedente, il 9 agosto 1991. A distanza di una ventina d’anni il figlio, eletto nel 2009, ha recuperato la doppia memoria, del padre e delle vittime innocenti uccise dalla mafia, ed ha dato un volto nuovo alla toponomastica di Pianopoli. «La gente muore solo quando viene dimenticata» ammoniva Isabel Allende, riprendendo il pensiero di Céline contenuto in “Viaggio al termine della notte”: «La grande sconfitta, in tutto, è dimenticare». Seguendo questa direzione il Comune di Pianopoli, di concerto con Libera, ha organizzato l’evento “Le vie per non dimenticare”, che animerà le strade e le piazze cittadine sabato 18 e domenica 19 maggio, proprio per non uccidere una seconda volta. Proprio per non essere definitivamente sconfitti. La due giorni, che inizierà la mattina di sabato, prevede l’allestimento di stand da parte delle associazioni che operano in Calabria per mantenere viva la memoria. Alle 17 di sabato i familiari delle vittime cui sono state intitolate le strade di Pianopoli riporteranno alla memoria i loro cari. Alle 21 saranno presentati alcuni tra i libri dedicati alla lotta alle mafie, con la moderazione del giornalista Toni Mira. La serata si concluderà con un concerto dei Kalafro. Il programma di domenica 19 si aprirà alle ore 10 con una santa messa celebrata dal parroco di Pianopoli, don Tommaso Buccafurni e da don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera. Terminata la funzione partirà da via Roma il primo dei tre cortei commemorativi: percorsi di memoria e di omaggio, nelle località Marzano, Gelseto e via Nova, alle 17 vittime innocenti della ’ndrangheta cui sono state intitolare le vie. La pausa tra il primo e gli altri due cortei prevede, negli stand di Libera, una degustazione gratuita della “pasta antimafia”, prodotta dalle coltivazioni sui terreni confiscati alla ’ndrangheta. La manifestazione si concluderà con un concerto, alle 21, della band “Invece taranta reggae”.
Per info è possibile contattare Mario Congiusta, uno degli organizzatori dell’evento, al numero 338.20.59.700.