RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il TAR di Catanzaro, con sentenza dello scorso 7 giugno 2016, ha disposto l’annullamento delle delibere della Giunta Regionale con le quali era stata restituita l’autonomia scolastica al Liceo Scientifico di Roccella, costituendo al contempo un Istituto d’Istruzione Superiore unico composto dal Liceo Scientifico “Pietro Mazzone” e dall’I.T.I.S. “Ettore Maiorana” di Roccella Jonica.
Il TAR, per la verità, si è pronunziato circa l’esistenza di un presunto difetto di carattere meramente amministrativo nelle delibere impugnate, senza ovviamente analizzare nel merito le ragioni delle scelte di riorganizzazione dell’offerta formativa superiore assunte dalla Provincia e dalla Regione.
Vogliamo subito annunciare che, pur non essendo stati direttamente chiamati in giudizio, adiremo gli organi competenti nelle forme consentite, chiedendo l’annullamento della pronuncia del TAR.
Le scelte di riorganizzazione assunte dalla Regione erano il risultato di una fortissima azione politica portata avanti dalla nostra amministrazione che ha trovato nella Provincia, nel Presidente Raffa e nell’Assessore Campisi, interlocutori attenti che hanno da subito sposato le nostre tesi. Tesi condivise, poi, anche dalla Regione Calabria. Tesi, d’altronde, assolutamente ragionevoli.
Fino allo scorso anno, infatti, si registrava una situazione paradossale. Il Liceo “Mazzone” era accorpato, senza autonomia e dirigenza, al liceo scientifico di Gioiosa Ionica. Il “Maiorana” era accorpato allo “Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa Jonica, con la dirigenza fissata presso quest’ultimo Istituto.
Ci siamo battuti per far assumere un principio più organico di accorpamento che unisse i due istituti di Roccella sotto un’unica struttura, dotandola di autonomia scolastica. Ci sembrava e ci sembra assurdo che gli oltre 600 alunni che giornalmente giungono a Roccella debbano frequentare istituti che, dotati di assoluto prestigio, siano ambedue penalizzati in termini di organizzazione amministrativa.
Dopo che la Regione aveva accolto questa nostra tesi, ci preparavamo, quindi, a salutare questo nuovo Istituto, autonomo e radicato a Roccella, agli inizi del prossimo anno scolastico 2016/2017.
Ma, come spesso è accaduto nella storia amministrativa di questa cittadina, mentre noi agivamo nell’interesse collettivo non solo della nostra comunità, ma degli stessi alunni dei due istituti (che, è indubbio, avrebbero avuto giovamento dall’accorpamento, in termini di miglioramento della qualità dell’offerta formativa peraltro già molto alta), qualcuno agiva per tutelare interessi che, dopo la lettura della sentenza e del ricorso presentato, abbiamo difficoltà a definire altrettanto generali.
A chiedere l’annullamento del provvedimento di accorpamento sono state, infatti, la Presidente ed un componente del Consiglio di Istituto dell’Istituto Superiore “Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa Jonica, non si comprende, tra l’altro, se a titolo meramente personale o su specifica deliberazione del Consiglio di Istituto stesso (tema che sarà ovviamente approfondito nelle sedi giudiziarie più consone).
Invero, c’è da dire che una delle due ricorrenti è contemporaneamente docente con funzioni di Responsabile di plesso presso il “Maiorana” di Roccella. Istituto che, dall’accorpamento deliberato dalla Regione, trae indubbio vantaggio rispetto alla situazione precedente, non fosse altro che per la contiguità fisica con la sede della dirigenza fissata a Roccella in luogo di Marina di Gioiosa. E di conseguenza fa riflettere che il Responsabile incaricato di questo istituto abbia promosso il ricorso in questione.
Sappiamo quanto ognuno di noi tenga alla formazione dei propri figli e vogliamo pensare che questa sola preoccupazione abbia mosso le intenzioni della ricorrente, che è Presidente del Consiglio di Istituto dello “Zanotti Bianco” proprio in qualità di rappresentante dei genitori. Tuttavia, solo chi ha le fette di prosciutto sugli occhi non vede l’evidente conflitto di interesse che si è generato. E noi le fette di prosciutto sugli occhi le abbiamo tolte da tempo e anche di questo n chiederemo spiegazioni nelle opportune sedi.
Siamo abituati alle battaglie nell’interesse della nostra Città, di più quando queste si devono fare per tutelare interessi pubblici di tale natura. Oggi, dopo averne vinte tante, ne iniziamo un’altra. Sempre con lo stesso spirito. Quello di non arretrare di un millimetro dai princìpi che hanno sempre guidato la nostra amministrazione e che mettono dinnanzi ad interessi particolari, di qualsiasi natura essi siano, gli interessi della collettività. Per questo mettiamo oggi in cima ai nostri impegni quello di riportare a Roccella due Istituti uniti tra loro, in modo che possano esprimere appieno il potenziale che gli è proprio.