SIDERNO – Una delegazione del comitato spontaneo di cittadini residenti in contrada Pantanizzi, che lo scorso 2 giugno ha tenuto una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi all’ambiente per la presenza di alcuni insediamenti produttivi che lavorano (come nel caso della Sika Italia) o hanno prodotto (come nel caso della Bp, dismessa ma con numerosi fusti ancora stoccati nel proprio terreno e in pessimo stato) sostanze chimiche, è stata ricevuta, questa mattina, dal sindaco di Siderno Pietro Fuda e dal suo vice con delega all’Ambiente Anna Romeo.
I membri del comitato hanno sottolineato l’esigenza di rappresentare le istanze di circa 700 firmatari di un documento nel quale si chiedono lumi, soprattutto su quanto si sta realizzando nell’unica azienda produttrice di sostanze chimiche in attività nel territorio comunale, ovvero la Sika Italia che, come si legge nella lettera di richiesta d’incontro «In questi giorni ha avuto l’autorizzazione a scaricare le acque nel torrente adiacente». «Vorremmo sapere – è scritto ancora nella lettera del comitato – che tipo di liquidi o acque da scaricare prevede questa ultima autorizzazione e che tipo di controlli il Comune ha intenzione di svolgere».
Già dal 2013 il comitato aveva chiesto alla Commissione Straordinaria allora al vertice del Comune di Siderno una serie di quesiti ma, nonostante la reiterata richiesta nel 2014, solo ora, con la nuova amministrazione ha trovato il proprio interlocutore.
Tra le domande che il comitato pone da almeno tre anni al Comune, con riferimento alla Sika Italia, ci sono:
La classe di appartenenza della fabbrica chimica in oggetto;
i requisiti dell’ubicazione dell’azienda in base alla classe di appartenenza;
dove vengono scaricate le acque reflue dei prodotti lavorati e dove vengono versati i liquidi del processo produttivo;
quali sono state le autorizzazioni richieste a Comune e Provincia per l’insediamento della fabbrica in base alle sue caratteristiche merceologiche e quali sono state concesse.
Da quanto siamo riusciti ad apprendere, il sindaco e il suo vice hanno mostrato grande disponibilità ad ascoltare le ragioni dei membri del comitato; il primo cittadino ha anche telefonato agli uffici competenti per sollecitare l’invio della documentazione necessaria a verificato lo stato dell’aria e del suolo circostante l’insediamento produttivo della Sika, mostrando altresì di tenere nella debita considerazione le ragioni del comitato.
Una volta che sarà in possesso della documentazione completa, l’amministrazione la trasmetterà al comitato e, nel contempo, valuterà il da farsi.
