di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Nonostante fossero solo quattro i punti all’ordine del giorno dell’odierna seduta di consiglio comunale, non sono mancati gli spunti polemici in aula, già a partire dal primo punto, quello più classico, relativo alla lettura e all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
Prima della votazione, infatti, la capogruppo di opposizione Mariateresa Badolisani aveva chiesto al presidente e ai presenti se era possibile attendere qualche minuto, al fine di procedere alla votazione insieme al consigliere di minoranza Pasquale Mesiti, giunto in leggero ritardo, perché aveva qualche osservazione da fare. Il permesso non le è stato accordato, e questo ha dato origine a una coda polemica dopo la chiusura dei lavori, quando la stessa Badolisani ha ricordato a tutti che «In occasione della scorsa seduta – ha detto – abbiamo dovuto attendere più di un’ora l’arrivo del consigliere di maggioranza Sergio Salomone, altrimenti mancava il numero legale, e nessuno, nemmeno noi, per senso di responsabilità, ha inteso eccepire alcunché. Oggi, invece, non si è atteso l’arrivo del consigliere Mesiti, in ritardo di pochi minuti».
Lo stesso Mesiti, a margine della seduta, ha spiegato al cronista che «Per mero tuziorismo, avrei voluto chiedere la rettifica del verbale relativo alla delibera n.29/16 (APPROVAZIONE PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONE IMMOBILI ANNI 2016/2018) per specificare quanto sinteticamente ivi riportato nella locuzione: “(Il consigliere Mesiti) chiede inoltre spiegazioni in merito al terreno che nel piano viene indicato come sottostante alla “ Cooperativa Oasi” visto che sul bene gravano delle situazioni poco chiare”. E, segnatamente, avrei voluto chiedere che fosse specificato che ho domandato:”di che cooperativa si trattasse e se non fosse quella in cui abitano il Sindaco e l’assessore Napoli”. Avrei voluto chiedere di integrare solo questo. Pazienza, – ha concluso Mesiti – non è un dramma».
Quindi, è stata votata la variazione del programma delle opere pubbliche 2016-2018, poiché, come esposto in aula dall’assessore Francesco Lupis «Intendiamo realizzare la palestra della scuola media “Peppino Brugnano” e serve la variazione formale del piano».
Il punto è passato coi voti della maggioranza e l’astensione dei consiglieri di opposizione Badolisani, Mesiti e Romeo.
Il vicesindaco Maria Elena Loschiavo, poi, ha esposto il terzo punto, relativo all’approvazione dello schema di regolamento comunale per il servizio di mensa scolastica e istituzione della commissione mensa.
Il vicesindaco ha spiegato che «Il regolamento mancava e quello predisposto rispetta i principi di sicurezza alimentare per gli alunni e la loro socialità. Sarà vietato – ha proseguito – portare il pranzo da casa, e gli eventuali prodotti confezionati non consumati, potranno essere portati a casa, al fine di evitare sprechi. Il pagamento della retta sarà commisurato allo schema Isee che verrà presentato a inizio anno scolastico dai genitori ed è stata composta anche la commissione mensa, della quale fanno parte un genitore per ogni ordine di scuole, che avrà il compito, tra l’altro, di assaggiare il menu proposto volta per volta dalla ditta appaltatrice del servizio».
Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Mesiti, pur premettendo che «Si tratta di un ottimo regolamento che prevede controlli di qualità e regole condivise» ha aggiunto che «Coerentemente a una mozione da me presentata in precedenza, ritengo che sia opportuno integrarlo prevedendo il divieto di somministrare agli alunni alimenti contenenti Ogm. Inoltre – ha aggiunto – introdurrei una clausola di salvaguardia per i genitori che perdono il posto di lavoro e diventano improvvisamente inabbienti, per sopravvenute, motivate e documentate difficoltà economiche».
Proposta di emendamento che è stata bocciata dal sindaco Vestito a nome di tutta la maggioranza «Perché – ha spiegato il primo cittadino – il regolamento è già chiaro ed esaustivo».
Il consigliere Mesiti non l’ha presa bene, tanto da rilevare, con una punta di malizia «Le analogie tra l’85% del testo del regolamento proposto e quello di due comuni piemontesi».
Durante il “botta e risposta” che ne è seguito, il sindaco ha detto, con una punta di sarcasmo che «Le buone pratiche bisogna copiarle» e il punto è passato con la sola astensione del consigliere Mesiti.
Il quarto e ultimo punto ha riguardato la revoca dell’adesione al sistema bibliotecario territoriale ionico «Che – ha spiegato il sindaco Vestito – costa al comune circa duemila euro all’anno, che preferiamo investire nell’acquisto di nuovi libri per la nostra biblioteca comunale e per aderire al sistema vibonese, che di fatto gestisce il sistema bibliotecario regionale, visto che quello ionico non funziona più come prima dopo la mancanza di Piero Leone».
Nel replicare, il consigliere Mesiti ha spiegato che «Facevo parte della commissione biblioteca da consigliere fino al 2005. Il sistema bibliotecario allora funzionava bene e, ogni parere a riguardo, prima che dal consiglio, passava da noi. La mia collega Badolisani, che fa parte dell’attuale Commissione, mi ha detto che, non è stata interpellata assolutamente in merito. Vista l’importanza della decisione odierna, non sarebbe stato opportuno portare in Commissione Biblioteca la questione affinchè se ne sentisse il relativo parere, visto che è stata costituita da poco, è composta da consiglieri di maggioranza e minoranza ed esperti, e dovrebbe essere l’organo privilegiato di consulenza in merito. Se non è stata investita di tale parere, che senso ed autorevolezza ha detta commissione? Serve solo come passacarte?
Proporrei, preliminarmente, di rinviare il punto per consentire alla autorevole Commissione Biblioteca di effettuare la valutazione di sua competenza e fornire al Consiglio un parere motivato in merito.
In subordine, trattandosi di una decisione che la Giunta o la maggioranza propone al consiglio, scavalcando il parere della predetta commissione, ritenendo che si tratti di una scelta basata su un rapporto di “fiducia” della Giunta, non possiamo che astenerci e rimetterci – ha concluso – alla scelta operata dalla maggioranza».
Il punto è passato coi soli voti della maggioranza, mentre l’opposizione si è astenuta.
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