R. & P.
Il Liceo Artistico di Locri, come gli altri istituti di secondo grado, è alle prese con il rush finale degli esami. Alle spalle c’è un epilogo straordinario della fase lavori che ha visto i piccoli artisti protagonisti indiscussi, un valore aggiunto in ordine alle fasi di laboratorio quotidiane.
Tra le uscite di rilievo c’è quella relativa al territorio di Stignano, dove la “fiera dell’opportunità ” ha permesso di montare laboratori creativi aperti, durante i quali il pubblico ammirava e imparava avendo davanti l’esercitazione degli studenti. Si tratta in ogni caso di estemporanee di qualità e velocità, nelle quali confluiscono le varie tecniche ed esigenze pratiche acquisite nel tempo, durante il percorso scolastico.
Di grande soddisfazione è stata la partecipazione attiva alla creazione del nuovo polo museale reggino: il palazzo della Cultura intitolato al professor Pasquino Crupi. La struttura e le sue peculiarità serbate vogliono essere uno schiaffo all’illegalità, fungendo da casa alle opere dei grandi dell’arte come Carrà, Picasso, Morandi o Dalì.
Accanto ad esse c’è anche la firma del Liceo P. Panetta di Locri i cui alunni, guidati dall’esperienza del maestro Nicola Sacco, hanno realizzato un’istallazione artistico culturale ideata e curata dalla professoressa Maria Amalia Marando.
Si tratta di un tappeto di versi che guida il visitatore nella lettura del mistero della vita, sfilando davanti ad opere realizzate in legno con la tecnica dell’intarsio e capaci di raffigurare temi di sempre quali l’amore, la natura e l’acqua che è all’origine di ogni cosa.
Oggi il Liceo Artistico locrese, ex Istituto d’Arte, offre una formazione culturale alla pari e si avvale della possibilità di specializzare i diplomandi negli indirizzi di laboratorio che conducono a mestieri di cui i calabresi sono maestri, uno su tutti l’oreficeria.