di Emanuela Alvaro
SIDERNO – La riunione chiesta dagli abitanti di Contrada San Leo e zone limitrofe, con l’amministrazione comunale, rappresentata in sala consiglio dal vice sindaco e assessore all’ambiente, Anna Romeo, per far fronte ad una nuova emergenza dovuta all’odore certo non piacevole proveniente dall’impianto di selezione rifiuti, non è iniziata con i migliori auspici.
I cittadini ciclicamente interessati della questione, loro malgrado, esigono spiegazioni, ma ancora di più soluzioni che siano definitive.
Incalzata e messa sotto pressione dal loro nervosismo il vice sindaco, poi supportata anche dall’architetto Nicola Tucci, ha ricordato loro che l’organico conferito proviene solo da quei comuni che differenziano.
«Se siete veramente in buona fede oggi la riunione si potrebbe essere già conclusa perché il sindaco ha predisposto un’ordinanza con la quale si recherà in Regione per imporre un conferimento giornaliero che non vada oltre le 15 tonnellate e lo fa in qualità di autorità per la tutela dell’igiene pubblico. Se voi siete venuti con uno spirito collaborativo questa è la situazione, se non siete collaborativi noi non vi possiamo fare nulla. La situazione al momento è questa – ha spiegato il vice sindaco – l’amministrazione ha fatto questa ordinanza per imporre alla Regione di non andare oltre le 15 tonnellate al giorno, considerando che un terzo deve essere di sfalci di potatura. Se c’è stato qualche giorno di disagio è perché la Regione ha predisposto il conferimento di 50 tonnellate quotidiane. L’alternativa a tutto questo è chiuderlo, con tutto ciò che questa decisione può comportare».
I cittadini rimangono in attesa che qualcosa cambi, ricordando quello che hanno dovuto sopportare due anni fa circa, periodo in cui è stato sottolineato al vice sindaco che in quel caso era dalla loro parte.
In più è stato chiesto di provare a controllare costantemente cosa accade all’impianto, sottolineando che la loro priorità non è chiuderlo, ma che funzioni bene.