di Redazione
Di seguito la lettera che l’imprenditore agricolo cauloniese Vincenzo Niutta ha inviato al presidente del Consorzio di Bonifica Arturo Costa:
Le scrivo per esporle il seguente problema: come lei ben sa, la parte di vallata dell’Amusa, compresa tra le località Bandiera e Timpa delle Ciavule, usa come fonte di approvvigionamento idrico ad uso irriguo, una galleria costruita negli anni ’30. Essendomi recato diverse volte in località Migliolini, dove quest’opera di bonifica ha inizio, ho potuto notare la progressiva erosione da parte delle acque fluviali, della briglia posta a protezione dell’opera di presa della sorgente sub alvea, sita nel greto del fiume. Ciò comporta il rischio, che a breve si possa creare una breccia nell’opera di presa e che questa riempendosi di detriti fluviali, impedisca il convogliarsi delle acque. Le conseguenze del sottovalutare, o dell’affrontare tardi questo problema, potrebbero essere tragiche, di qui a qualche mese potremmo ritrovarci senza acqua e senza di essa addio agricoltura.
Probabilmente il problema che le sto esponendo per lei non è nuovo, o perlomeno non lo è per l’ente di cui lei è presidente. Qualche anno fa di fronte alla medesima emergenza, il Consorzio di Bonifica è intervenuto in maniera superficiale, la colata di cemento con cui si è voluto fare intendere di aver ricostruito la briglia, è stata quasi totalmente erosa dalle acque. Sollecitandola nell’affrontare in maniera seria le responsabilità che il ruolo da lei ricoperto comportano la saluto.