di Adelina B. Scorda
BIANCO – Un botta e risposta che non accenna a fermarsi quello che sta caratterizzando la vita politica di Bianco. Dopo le precisazioni del sindaco Canturi, in merito allo sversamento di liquami dal torrente Rizzo, lungomare lato nord, dovute a un guasto tecnico, che in base a quanto dichiarato dal sindaco sarebbe stato riparato e definitivamente risolto, torna alla carica l’osservatorio civico bianchese che attraverso foto e date immortala una nuova fuoriuscita di liquami sempre dal punto incriminato.
“A distanza di cinque giorni – scrive l’osservatorio – i liquami continuano a fuoriuscire e della squadra di tecnici e dell’Assessore Macrì non si vede nemmeno l’ombra. Non si può giocare con la salute dei cittadini né si può trascurare un problema così grave. Anziché – prosegue – inventarsi un intervento risolutore mai avvenuto, anziché spendere in modo dissennato e irresponsabile i soldi pubblici, che stanno portando le casse Comunali al dissesto, le esigue risorse pubbliche dovrebbero essere impegnate per risolvere questi problemi che hanno ricadute sia sulla salute dei propri concittadini che sulla presenza turistica a Bianco, che mai come quest’anno ha subito anche un danno d’immagine mediatico grazie all’irresponsabile pubblicazione online del divieto di balneazione da parte dell’Amministrazione Comunale”.
(foto osservatorio civico bianchese)
Va precisato che il divieto di balneazione recentemente emesso viene annualmente ordinato dall’ufficio competente, non perché il mare risulti realmente inquinato, ma come atto obbligatorio previsto dalla vigente normativa, che in assenza di analisi aggiornate impone l’obbligo di disporre il divieto di balneazione a 200 metri a destra e sinistra dall’alveo dei torrenti.
Un tema caldo quello della depurazione che vede il consortile di Bianco implicato in un’indagine della magistratura con il depuratore sottoposto a sequestro giudiziario da luglio 2015, circa un mese dopo l’insediamento dell’amministrazione guidata da Canturi e che soffre di un impianto strutturalmente deficitario. Di recente la Regione ha previsto per Bianco somme pari a 142mila euro e 180 per Bovalino sodi che dovranno servire a risolvere almeno momentaneamente il mancato funzionamento.
Intanto sia l’amministrazione comunale di Bianco, sia il consigliere, ora d’opposizione, Antonio Pratticò, hanno richiesto le analisi delle acque per stabilire se la balneazione possa essere o meno sicura. Non vi sono ancora i risultati ufficiali, ma il consigliere Pratticò dal sul profilo social fa sapere che i risultati della analisi garantirebbero la balneabilità del mare, anche se l’attenzione rimane comunque alta.