Grazie alle erogazioni liberali dei cittadini, nel corso dell’apposita campagna Tutti al mare, è stato possibile effettuare in questo mese, un vasto monitoraggio delle acque di depurazione e di quelle di balneazione, in corrispondenza delle foci dei principali torrenti della Locride.
Sono stati eseguiti i prelievi delle acque di balneazione prospicienti le foci dei torrenti: Allaro, Torbido, Lordo, Portigliola, Bonamico, La Verde. Su commissione del Comune di Bianco, sono state campionate quelle indicate come zone di balneazione. E’ stata analizzata anche quella schiuma marrone presente nei giorni scorsi di fronte il Lido Paradise di Siderno, dal punto di vista batteriologico. Tutti i risultati hanno prodotto esito negativo, e non solo, consultando la scheda delle Classi di Qualità del Ministero, le acque in esame sono addirittura da considerarsi di qualità Eccellente, in quanto abbondantemente al di sotto dei 100 Ufc per gli Enterococchi e dei 250 Ufc per gli Escherichia coli.
Discorso a parte meritano le acque alla foce del Torrente Careri di Bovalino, che già nel prelievo dello scorso 13 giugno, presentavano valori di Escherichia coli ( 1.600 UFC/100ml) e Enterococchi intestinali (2.100 UFC/100ml) abbondantemente oltre i limiti di 500 UFC/100ml per E.coli e di 200 UFC/100ml per Enterococchi intestinali previsti dal Decreto 116/08. Effettuando, in data 21 luglio un ulteriore controllo presso un altro laboratorio, anche se con un’altra metodica analitica, hanno presentato valori altissimi di contaminanti biologici, pari a Escherichia coli (13.700 MPN/100ml) e Enterococchi intestinali (15.290 MPN/100ml), contro i limiti di 500 MPN /100ml per E.coli, e di 200 MPN/100ml per Enterococchi intestinali previsti dalla sopracitata normativa.
In merito ai prelievi effettuati da ArpaCal si è notato che in piena stagione balneare è stato spostato il punto di campionamento di circa 400mt più distante verso sud dalla foce, nonostante il Dl 116/2008, normativa di riferimento sul controllo delle acque di balneazione, al suo articolo 6 citi testualmente:” Regioni e Province Autonome individuano, entro il 31 dicembre di ogni anno, le acque di balneazione, per ciascuna acqua di balneazione è fissato un punto di monitoraggio (maggior afflusso di bagnanti e/o maggior rischio per l’utenza) e un programma di campionamento, prima dell’inizio della stagione balneare.
Rispetto ai risultati delle analisi a seguito dei nostri campionamenti, i risultati resi noti dall’ArpaCal sui prelievi effettuati alla foce del Careri hanno sempre dato esiti negativi, accreditando le acque del sito, in cui si ricorda defluisce tutta la fogna di Bovalino e Benestare, nella classe “Eccellente”. Tale questione è stata pubblicamente denunciata sugli organi di stampa, senza però ricevere alcun chiarimento da parte di ArpaCal o dalla Regione.
Anche dai depuratori di Ardore, Marina di Gioiosa I., Siderno e Riace sono giunte ottime notizie.
Premesso che l’attuale normativa sul controllo delle acque di depurazione, prevede che per i depuratori che trattano i reflui al di sopra delle 2.000 utenze, vada fatto, per le analisi di tipo chimico, un campionamento mediato sulle 24h, e noi, con i nostri mezzi umani e tecnici, non siamo stati in grado di prelevare ogni ora per 24 ore, nè tantomeno abbiamo avuto a disposizione la costosa strumentazione automatica che consente tali tipi di prelievo, abbiamo optato su un campionamento mediato sulle tre ore, che già da una buona idea del funzionamento dell’impianto.
Cosa diversa è stato per il batteriologico, il vero “prodotto finito” della depurazione, il quale va fatto istantaneamente, e che noi abbiamo eseguito a regola d’arte e a norma di legge. Pertanto, sui depuratori di Ardore, Marina di Gioiosa I., Siderno e Riace, i valori analizzati,di tipo chimico e batteriologico, indicativi del corretto funzionamento dell’impianto, sono risultati essere per tutti e quattro, ben al di sotto dei limiti di legge.
A Riace in aggiunta al funzionamento ottimale del depuratore si aggiunge una particolarità che impreziosisce l’impianto, le acque depurate vengono immesse in un ruscello su cui insistono molte piante di tamerice e poi un fitto canneto che completa l’opera con un tocco di fitodepurazione. Avremmo voluto estendere i controlli anche ai depuratori dei Comuni di Bianco e Monasterace, ma per il primo, l’Amministrazione, nonostante ci avesse autorizzati non ha messo a disposizione il personale per l’accesso, per Monasterace invece, non c’è stato consentito l’accesso in quanto, “allo stato sono in corso interventi di manutenzione della ditta che gestisce l’impianto”. E’ bene precisare quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente di Monasterace, Alessandra Nesci, in merito alle problematiche relative la depurazione nella Locride, sollevate da quest’Osservatorio “mi sento di affermare senza tema di smentita che Monasterace non soffre del problema delle acque paventato dall’Osservatorio Ambientale, pertanto siamo certi di offrire un’altra bella estate a tutti coloro che vorranno trascorrere le proprie vacanze sulle nostre spiagge”.
A questo punto sorge spontanea la domanda su come, l’Amministrazione Comunale di Monasterace, possa garantire ai bagnanti la salubrità dell’acqua quando al depuratore, in piena stagione estiva, vi siano i lavori in corso che vietano la possibilità di analizzarne le acque in uscita?
La nostra attenzione rimane alta, anche per il mese di agosto, per il quale è previsto un ulteriore step di controlli, i cui esiti, verranno inseriti nel portale creato ad hoc https://tuttialmare.crowdmap.com/
Arturo Rocca- Presidente Osservatorio