di Gianluca Albanese (Fotogallery di Enzo Lacopo)
SIDERNO SUPERIORE – La valorizzazione dei palazzi storici come sedi naturali di eventi culturali, l’inaugurazione di una magnifica terrazza con vista panoramica della costa a piazza Cavone e, finalmente, l’azione sinergica tra associazioni, comitati (in primis quello pro piazza Cavone) e l’amministrazione comunale, stanno regalando al borgo medievale di Siderno Superiore una stagione esaltante, che diventa precondizione essenziale per il rilancio di questo paese tra i più belli della Calabria e, come osserva l’assessore alla Cultura del Comune di Siderno Ercole Macrì “Il più vicino alla costa tra i centri storici e quindi potenzialmente meglio fruibili”.
Insomma, Siderno Superiore merita a pieno titolo di stare in una posizione di primo piano tra le mete turistiche per il suo indiscusso fascino fatto di vicoli stretti tra i palazzi antichi (molti dei quali restaurati), profumi di agrumi ed erbe aromatiche, e vedute mozzafiato dalle sue terrazze: oltre alla già citata piazza Cavone, inaugurata poche settimane fa, meritano una menzione il parcheggio di San Sebastiano e l’anfiteatro, che gli anni scorsi ospitò alcuni importanti concerti, tra cui quello di Mario Venuti.
E se, sempre nel passato, Siderno Superiore è stata meta di spettacoli e percorsi enogastronomici assai apprezzati – come non ricordare le manifestazioni curate dall’allora consigliere regionale Cosimo Cherubino – oggi finalmente punta sulla cultura per attirare quei flussi turistici fatti di persone in cerca di luoghi ricchi di storia e che vengono valorizzati dalle manifestazioni culturali.
Ieri, per esempio, il borgo ha vissuto una delle sue serate più belle.
Gli scatti del nostro Enzo Lacopo mettono in risalto le centinaia di opere esposte nel meraviglioso palazzo De Mojà in occasione della seconda edizione dell’International Calabria Art Festival, curato dall’associazione culturale “L’Ariete” (che in pochi mesi di attività si è già guadagnata una grande visibilità nel panorama culturale calabrese) in collaborazione con Fimmina Tv e con la regia di Laura Dominici e Mariella Costa.
I tre piani del prezioso stabile espongono le opere per aree tematiche: sculture a piano terra, quadri nel primo piano, foto nel secondo, mettendo in evidenza la bravura degli autori, tra cui la stessa Mariella Costa e tantissimi altri e, mentre si ammirano, è bello anche lanciare lo sguardo dai balconcini verso il mare e il panorama del centro.
La mostra è attiva fino a venerdì 26, a partire dalle ore 18.
Tornando a ieri sera, dopo la visita alla mostra di palazzo De Mojà, residenti e turisti hanno vissuto una bella serata di musica e cultura in piazza o, per dirla con le parole della funambolica Maura Gigliotti, “di canti e cunti”.
Prima del concerto di musica popolare dei “Re Niliu” di Ettore Castagna, infatti, la stessa Maura Gigliotti, Mimmo Catanzariti e Pino Rubino, hanno dato vita al reading di un racconto popolare dell’area grecanica, diviso in tre lingue: Catanzariti ha letto nel dialetto di Roghudi; Gigliotti in italiano e Rubino nel dialetto della Locride. Tra Draco e Lamia. Tra il passato da tramandare e il futuro che vuole essere quello di un volto più bello per questa terra così ricca di tesori.
Basta saperli esporre.
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