di Gianluca Albanese
Dolore e rabbia. Sono questi i due sentimenti esternati dal presidente del Centro Studi Legislativo “Lazzati” Romano De Grazia dopo il gravissimo sisma che ha colpito le popolazioni del Lazio e delle Marche.
Prima di tutto, dunque, il Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione ha espresso il proprio dolore auspicando che questa volta non si verifichino episodi di sciacallaggio, e sul proprio profilo Facebook ha scritto che «Il 6 Aprile dell’anno 2009 mio nipote Francesco mi svegliò al primo mattino con il cellulare. Era in servizio militare di stanza all’Aquila nel corpo degli Alpini: “nonno, stanotte la terra ha ballato; ce l’ho fatta”. Disastri,disperazione e morti. Qualcuno nella notte sghignazzò contento pensando ai soldi pubblici della ricostruzione. Il 24 Agosto alle 3.25 del 2106 altro terremoto questa volta nella zona centrale d’Italia. Ancora disastri, paesi spariti sotto le macerie. Ancora morti e fra questi molti bambini. Case e patrimoni andati distrutti. Speriamo che questa volta nessuno ha “sghignazzato” pensando ai soldi della ricostruzione. Noi del Centro Studi ci stringiamo intorno alle popolazioni colpite. Come tanti – ha concluso il giudice De Grazia – abbiamo dolori e lacrime.
Ma non è mancata nemmeno la rabbia per la sortita del giornalista Rai Bruno Vespa durante una diretta televisiva, che ha suscitato l’indignazione del presidente del Centro Studi Legislativo Lazzati, che sempre su Facebook ha aggiunto che «Ieri sera su Rai1 durante lo speciale “porta a porta” dedicato al terremoto, mentre i vigili del fuoco estraevano cadaveri dalle macerie, Bruno Vespa in presenza del ministro Del Rio ha esordito con questa infelice frase: “Ma vi rendete conto di quanta ricchezza per la ricostruzione immobiliare porterà al Paese quest…o terremoto ? “Per questo signore il terremoto è diventato addirittura una “risorsa” per la ripresa economica del Paese. Quando la RaiTv si decide – ha concluso De Grazia – a toglierlo a calci in c… dall’Informazione?»