(ph. Enzo Lacopo)
R.& P.
GERACE-“Interventi d’attuazione del Sia (Sostegno per l’Inclusione Attiva), iniziativa ritenuta molto importante per le politiche sociali“.
A dare notizia della pubblicazione del relativo bando, è il presidente di Federsanità Anci Calabria, Giuseppe Varacalli, ex sindaco di Gerace, consigliere nazionale dell’Associazione Comuni Italiani.
La pubblicazione dell’avviso n.3/2016, adottato con Decreto 229/2016 del 3 agosto scorso, può essere reperita sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Riguarda- spiega Varacalli- la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON)-Inclusione proposte di intervento per l’attuazione del “Sia”. L’Avviso, che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 486.943.523,00 euro, è rivolto agli Ambiti territoriali per la realizzazione di interventi specifici e le domande devono essere presentate dai Comuni capofila degli Ambiti territoriali, utilizzando esclusivamente i modelli predisposti dall’Autorità di Gestione e scaricabili dal sito, tramite invio di posta elettronica certificata all’indirizzo: dginclusione.div2@pec.lavoro.gov.it a partire dalle ore 12:00 del 1 settembre 2016 ed entro le ore 16:00 del 30 dicembre 2016”.
Da parte sua, l’Inps ha predisposto e validato il modulo di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che i richiedenti i benefici Sia, dovranno compilare e consegnare al Comune di residenza nonchè le modalità telematiche ed il tracciato dei flussi informativi con i quali i Comuni dovranno inviare le richieste ricevute dai cittadini. Il modulo di domanda, può essere ritirato presso il Comune di residenza, ed è altresì scaricabile dal portale dell’Istituto e dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il presidente regionale di Federsanità Anci precisa che il “Sia prevede l’erogazione di un sussidio economico a nuclei familiari in cui siano presenti minori, ovvero figli disabili o donne in stato di gravidanza, in condizioni di povertà, condizionale all’adesione ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa”.
“Per accedere al Sia è necessaria-precisa Varacalli- una valutazione multidimensionale del bisogno dei membri del nucleo familiare e la costruzione di un patto con i servizi. Tale patto implica, da parte dei servizi, una presa in carico nell’ottica del miglioramento del benessere della famiglia e della creazione di condizioni per l’uscita dalla condizione di povertà e prevede, da parte dei destinatari, un’adesione al patto con la conseguente adozione di una serie di comportamenti virtuosi quali, ad esempio, la ricerca attiva del lavoro, la partecipazione a progetti d’inclusione lavorativa (tirocini, formazione, etc.), la frequenza scolastica dei figli minori, l’adesione a specifici percorsi eventualmente individuali dai servizi specialistici (ad esempio, comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, percorsi di fuoriuscita dalle dipendenze, etc..)”.