di Ilario Balì
CAMINI – Nove mensilità arretrate e un impegno di spesa atteso da marzo ma non ancora assunto. Sono giorni difficili per i dipendenti della comunità terapeutico-psichiatrica “La Chimera” di Camini. La struttura, unica della Provincia reggina accreditata con l’Asp per il recupero riabilitativo, rischia davvero di chiudere i battenti.
In bilico il futuro di 25 dipendenti e di 19 ospiti, su buona parte dei quali pendono provvedimenti giudiziari. Sono circa nove le mensilità arretrate, per un totale di quasi 400 mila euro. «L’impegno di spesa andava fatto a marzo – afferma il presidente della comunità Maria Dichiera – adesso ci troviamo a pagare tutto di tasca nostra». I soldi, trasferiti dalla Regione all’Asp e quindi erogati alla struttura, servono non solo per saldare gli stipendi dei lavoratori ma anche per pagare le tasse, mensilmente quantificabili in circa 18 mila euro. «Non ce la facciamo più – ha proseguito il presidente – Senza soldi saremmo costretti a chiudere tutto e a mandare i dipendenti a casa. Ma chi si farà carico delle persone ospitate qui?».
Le fatture elettroniche sono già state presentate, ma ancora nessun euro è entrato nelle tasche dei lavoratori. Eppure alcuni ospiti del centro riabilitativo si appoggiano all’Asp di Cosenza, da cui è già partito il bonifico. «Perché da Reggio nessuno ci fa sapere niente? Continuare così non è possibile» ha continuato ancora il presidente, il quale non esclude di interpellare al più presto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.