di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Perché votare No al referendum per la riforma costituzionale ed ancora quello che significa Città Metropolitana, per i posti in cui questo passaggio è già realtà. Ospitati nella sala del consiglio comunale alla presenza del primo cittadino, Pietro Fuda, il “Tour RiCostituente” di Possibile ha fatto tappa a Siderno.
Luca Pastorino, Filly Pollinzi, Gianpaolo Malatesta e Pasquale Pisculli affiancati da Silvio Frascà e da tutto il Comitato Costa dei Gelsomini, alla presenza di quello di Crotone hanno parlato di ciò che per loro significa Costituzione e quello che la riforma apporterebbe, ma soprattutto cambierebbe in termini negativi.
Di come si sarebbe potuti partire da una revisione concreta dei Regolamenti, per Luca Pastorino farraginosi e pensati ad una quotidianità non più attuale, invece di andare a minare nelle fondamenta una Carta Costituzionale a cui molti Paesi si sono ispirati. Una riforma che sconfesserebbe quanto fatto in questi anni con il federalismo, ritornando ad un accentramento.
Si è accennato alla proposta elaborata da Possibile con il supporto di un costituzionalista, mai tenuta in conto e di come il Bicameralismo non verrà superato, dove molte materie ritorneranno in capo allo Stato, con contraddizioni che saranno nel tempo sempre più evidenti e con un’uniformità normativa in un’Italia sempre più diversa. Il Testo V, quello relativo alle autonomie locali che viene stravolto, sconfessando il decentramento partito nel 2001 e con un federalismo che continua a mutare rendendo impossibile il lavoro.