RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
L’altro ieri una donna con voce preoccupata mi ha telefonato dicendomi “ dottore mancano aule all’Istituto Agrario lei non può darci una mano?”.
La cosa mi ha piacevolmente sorpreso non tanto per il coinvolgimento diretto quanto per la provenienza della richiesta spontanea, convinta, come si dice “dalla base”
La prima cosa che ho pensato è che poi in fondo la gente non è tanto distante dai problemi e probabilmente la classe dirigente trova più comodo compiangersi difronte alla lontananza dei cittadini quanto piuttosto pensare a come avvicinarli.
Immediatamente dopo, con forte autocritica per non aver agito preventivamente, mi sono informato sulla reale situazione.
Ebbene si c’è stato un boom di iscrizioni all’Agrario di Caulonia, lo si sapeva da tempo e nessuno si è preoccupato. E’ iniziato l’anno scolastico e ci troveremo difronte all’ennesima emergenza da inseguire. Questa precarietà costante alla quale ci stiamo tutti abituando è ancora più grave dell’emergenza. Anni fa da assessore provinciale della giunta Morabito avevo finanziato il nuovo istituto agrario per circa un milione di euro, fu esperita la gara di appalto e il lavoro non fu assegnato per un vizio formale nell’offerta.
All’epoca le iscrizioni scarseggiavano ma nonostante tutto avevo avuto il coraggio di guardare oltre, di non fermarmi al quotidiano. La mia esperienza amministrativa si concluse e con essa anche la speranza di aver un nuovo istituto. Negli anni successivi troppe e da me vissute con sofferenza sono state le posizioni ufficiali di Comune di Caulonia e Provincia di Reggio Calabria, a dire il vero non sempre veritiere ma quello che conta è che ora come allora abbiamo rappresentanti istituzionali di Caulonia teoricamente in grado di risolvere questo problema. E’ il disperato appello che lancio in sede locale, provinciale e regionale al Partito Democratico: Caulonia è posizionata al centro di un territorio che sta riguardando con interesse crescente al mondo agricolo, forniamo il supporto scientifico per affrontare questo percorso, dimostriamo di essere in condizioni di programmare non solo le carriere politiche degli addetti ai lavori quanto, piuttosto, politiche di supporto che possano migliorare il futuro socio-econimico del nostro territorio.