RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Con la deliberazione in oggetto indicata codesta Azienda Sanitaria Provinciale, traendo spunto dal DCA n. 62/2016, procede all’indizione di una manifestazione di interesse per acquisire la disponibilità di “società fornitrice di lavoro temporaneo” per ovviare ad una annosa questione quale la “regolarizzazione del debito pregresso”.
Tralasciando la finalità giustificativa, non bisogna però dimenticare che rispetto a tali questioni numerosi sono stati gli interventi delle varie ammministrazioni, aziendali e regionali, succedutesi che hanno costituito: gruppi di lavoro, nominato esperti, soggetti attuatori, advisor, ed altre figure senza mai aver risolto il problema, ma che hanno inciso sul disastrato bilancio aziendale per centinaia di migliaia di euro negli anni, tant’è che ancora oggi ci troviamo a parlare sempre della stessa problematica.
Riteniamo che gli interventi raffozzonati, tampone ed estemporanei non possano raggiungere lo scopo della definitiva risoluzione di tale problematica che, invece, andrebbe affrontata in maniera stabile ed organica.
Questo modo di fare ed il ricorso ad una “sub specie di lavoro interinale” avrà solo l’effetto di aggiungere ulteriori costi al bilancio, tra l’altro, ancora una volta in assoluta mancanza degli adempimenti di cui all’art. 6 del D.lgs. n. 165/2001 e smi, e, probabilmente, rispondendo più a logiche “politiche” che alle reali esigenze. Non crediamo che in sei mesi, ammesso e non concesso che ciò possa essere fatto, 2 avvocati, 1 commercialista, 6 ragionieri e 2 operatori pc, possano risolvere il problema dove anche advisor di chiara fama da anni non hanno cavato un ragno dal buco ed a oggi ancora in attività .
Se il problema deve essere affrontato è evidente che sarebbe meglio ed opportuno, compiuti tutti gli adempimenti propedeutici, definire la dotazione organica e provvedere alla definiva copertura delle figure mancanti e necessarie, attraverso le regolari procedure previste dalla legge, oltre all’adozione di una legge regionale che preveda la separazione dei debiti pregressi con la normale gestione odinaria.
Di contro assistiamo a molteplici interventi operativi, in alcuni casi il ricorso ad incarichi a tempo determinato per anni 1 (ancora stiamo aspettando di sapere in virtù di quale norma), per mesi sei, assunzioni provvisorie a tempo attraverso utilizzazione di graduatorie, ma anche assunzione a tempo indeterminato con lo stesso principio e chi più ne ha piu ne metta. In sostanza l’ASP di Reggio Calabria è diventata un “laboratorio sperimentale” delle diverse procedure assunzionali anche ai limiti di legge.
Pertanto con la presente si chiede l’immediata revoca della deliberazione n. 305/2016 e di tutti gli atti connessi e conseguenziali, poiché la deliberazione citata viola, essendo esternalizzazione di un servizio, le relazioni sindacali nonchè il disposto dell’art. 6 del D.Lgs. 165/2001.
In ogni caso si chiede la convocazione di apposita riunione sulla materia.