RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
MARTONE – Ero più che convinto che alla lettera aperta il Sindaco Imperitura avrebbe risposto per le rime, e le mie considerazioni miravano proprio ad aprire il dibattito sulle questioni che riguardano il paese, in una normale e corretta dialettica politica. Non pensavo che il sindaco scendesse così in basso senza entrare nel merito delle questioni da me poste.
Voglio tranquillizzarlo, per quanto mi riguarda con la serenità di sempre, ma con altrettanta determinazione voglio ricordare, e lui dovrebbe saperlo, che chi fa politica o svolge un ruolo istituzionale, non può perdere il controllo e farsi prendere dai nervi rispondendo a pubbliche e legittime richieste con insulti, maldicenze o facendo considerazioni tendenziose e allusive senza alcun fondamento.
Visto che sono stato invitato a denunciare, in modo dettagliato, circa le ruberie, anche all’interno del Palazzo Municipale, e considerato che chi fa politica nel bene e nel male deve assumersi le proprie responsabilità, cosa che io ho sempre fatto in tutte le sedi, chiedo al Sindaco Imperitura:
Dove sono andati a finire gli strumenti musicali e gli altri oggetti che dovevano servire al recupero delle devianze giovanili? A tal proposito mi preme ricordare che il sottoscritto e l’ex sindaco Frascà abbiamo investito del problema la Caserma dei Carabinieri.
E’ vero o no che i lavori per gli alloggi popolari dovevano essere completati entro e non oltre il 24 novembre del 2007?
E’ vero o no che i costi lieviteranno al rialzo e non di poco, anche perché è scomparso tutto quello che serviva per l’istallazione della rete elettrica e che i lavori effettuati sono stati devastati per incuria e superficialità dell’amministrazione.
E’ vero o no che il Palazzo Municipale è stato dichiarato pericolante dalla Protezione Civile e da una commissione inviata dall’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici nel 2005 e che i lavori non vengono appaltati, nonostante il progetto pronto e i finanziamenti approvati?
E’ vero o no che, dopo aver approvato il progetto che ha devastato il Centro Storico, che sarebbe dovuto diventare un paese-albergo, non si riesce a portare a termine i lavori e parte delle macerie sono depositate all’inizio del paese a fianco dell’entrata del cimitero?
In merito alla maggioranza in Consiglio Comunale voglio ricordare a chi è smemorato che gli ultimi due consigli, si sono tenuti l’uno in seconda convocazione e l’atro grazie al senso di responsabilità dell’opposizione che ha garantito il numero legale.
E’ vero o no che dei due ex Vice Sindaci, uno è uscito dalla maggioranza e l’altro si è dimesso dalla carica assieme al Capo Gruppo accusando il sindaco di gravi inadempienze, di scorrettezza nei comportamenti e di utilizzare l’incarico per puro interesse personale? Queste accuse non le faceva Nicola Limoncino, ma chi oggi mantiene la maggioranza.
Questi sono fatti, Imperitura, e non sollevamenti di polveroni.
Per quello che riguarda la mia coerenza politica, con umiltà voglio ricordare che la mia militanza è sempre stata nel Partito Comunista fino all’imperdonabile scioglimento. Ho aderito a Rifondazione Comunista, partito nel quale ho militato fino a qualche mese fa, ricoprendo cariche ad ogni livello, non ultima quella di Segretario Provinciale, eletto a scrutinio segreto con una sola astensione, stimato quindi da tutti i Compagni. Mi sono dimesso da quella carica e dal Partito per dare il mio modestissimo contributo al progetto che mira all’unità di tutti i comunisti e al cambiamento reale della società. Altro che questione di potere!
Il sindaco Imperitura, invece, non si dimette neanche “con le cannonate”, né da Sindaco, né da Presidente dell’Assemblea dei sindaci, dove le critiche, per la sua incapacità gestionale provenienti dai suoi autorevoli colleghi vengono riportate giornalmente dai quotidiani locali.
Per concludere questa mia doverosa replica, in merito alle accuse per l’utilizzo di denaro pubblico, con dati alla mano e senza alcuna preoccupazione, voglio pubblicamente, anche non avendo nessun obbligo, essere cristallino ed esporre senza reticenza i fatti:
– Ho ristrutturato un locale di mia proprietà per adibirlo a ristorante, utilizzando un mutuo e prestiti bancari, garantendo sul mio stipendio e sulla mia abitazione, costruita con enormi sacrifici, con la speranza di creare qualche posto di lavoro, fino ad adesso ho onorato gli impegni restituendo il dovuto. Mio figlio, che è il proprietario dell’attività, dopo aver provveduto con il mio aiuto al pagamento degli stipendi dei dipendenti, assunti e retribuiti secondo quanto previsto dai contratti nazionali del settore, ha deciso di sospendere momentaneamente l’attività, in attesa di tempi migliori e del superamento della crisi, che, a causa di politici e governanti incapaci, sta costringendo decine e decine di migliaia di piccoli imprenditori a chiudere, riducendoli alla fame.
Perciò, non è stato dichiarato nessun fallimento! le attrezzature sono al loro posto, non sono state vendute e quindi non c’è alcuna truffa o raggiro di ostacoli, come Imperitura invece insinua! Noi siamo abituati a pagare i nostri debiti! Quanto detto è facilmente verificabile presso gli enti preposti.
Personalmente, ho cercato di creare a mie spese qualche posto di lavoro, Imperitura che ha il dovere istituzionale di dare risposte anche in termini occupazionali, fregandosene del dramma che vivono i disoccupati e i bisognosi, ha dirottato i 10.000 (diecimila) euro destinati all’acquisto dei voucher per pagare l’esibizione di un cantante per la festa patronale.
In merito alle vittorie elettorali, mi permetto di ricordare a chi finge di non sapere che il mio partito a Martone nelle competizioni Provinciali, Regionali, Nazionali ed Europee è stato quasi sempre il primo, che da questo si giudica un dirigente politico! E’ pur vero, però, che la musica cambia nelle elezioni amministrative; ma questa è un’altra storia.
Le elezioni si possono vincere in tanti modi: si possono vincere per capacità e qualità dei candidati, ma anche promettendo a destra e a manca di non far pagare adeguatamente i tributi ai propri “clienti”; assegnando incarichi professionali; adottando delibere ad personam; distribuendo denaro pubblico nelle sagre paesane.
Mi fermo qui dicendo che “a buon intenditore poche parole dovrebbero bastare!”
Chiudo, per adesso, lanciando una sfida al Sindaco Imperitura: se quello che ho scritto non corrisponde a verità, mi quereli, perché io, per le sue insinuazioni, sto pensando di farlo! Quanto esposto, nel mio linguaggio politico, si chiama coraggio politico e volontà di non smettere di battersi per il cambiamento.
Altro che frustrazione.