di ufficio stampa on. Nino Foti
Con le nomine diffuse nella serata di ieri dalla Coordinatrice Regionale Santelli, si è consumato l’ennesimo atto di violenza ai principi democratici che, almeno un tempo, regolavano la vita interna al nostro Partito. Non si può pretendere di rilanciare l’attività di un movimento come il nostro, in evidente difficoltà su tutto il territorio senza riaprire un confronto o una discussione ma calando dall’alto una struttura senza senso, di cui al momento non avevamo certamente bisogno e oltretutto imposta senza la dovuta condivisione. E’ quanto dichiara in una nota il Vice Coordinatore di Forza Italia in Calabria Nino Foti.
Una scelta, quella della Coordinatrice Regionale Santelli, che non condivido, come avevo già avuto modo di dire, per modi e metodi. Credevo innanzitutto, prosegue Foti, che un commissariamento, come quello che la Santelli ha disposto un anno fa per Reggio Calabria, avrebbe dovuto alimentare il dibattito interno, stimolare incontri sui territori per concludersi poi, con un congresso che avrebbe dovuto democraticamente eleggere una struttura di coordinamento, come è sempre avvenuto nella storia di Forza Italia e come del resto io stesso avevo fatto, adempiendo a tutte le previsioni statutarie, nella precedente fase di commissariamento del Partito in Provincia di Reggio Calabria. Invece, dopo oltre un anno, ci ritroviamo non solo con un commissariamento ancora non concluso, quasi come se fra i nostri dirigenti non ci fosse qualcuno in grado di coordinare questa fase di riorganizzazione, ma anche e soprattutto alle prese con un pasticcio burocratico, fatto di sub commissari, membri di direttivi e coordinamenti vari. Tra l’altro tutti nominati, molti senza essere stati neppure consultati, a far parte di organismi formalmente non previsti dal nostro Statuto ma che in sostanza hanno l’obiettivo di rappresentare una realtà che non esiste. Un esperimento di pura fantasia che come previsto ha già creato tantissimi malumori. Possibile che non ci si renda conto di quanto questo modo di fare allontani ancora di più la nostra gente e ci impedisca di lavorare concretamente in prospettiva futura? Come pensiamo, con questo modus operandi, di riconquistare le centinaia di migliaia di elettori calabresi che negli ultimi anni si sono allontanati da noi? Possibile che non si capisca che in questa fase riempire caselle senza una logica in un Partito che va ricostruito dalle fondamenta non serve assolutamente a nulla? Francamente trovo tutto questo incomprensibile. In un momento in cui si sta cercando di riportare l’attenzione sui contenuti, sui temi concreti, oltretutto in piena campagna per il NO al Referendum, a Reggio Calabria assistiamo a queste operazioni che lasciano molti dubbi su quali siano in realtà gli obiettivi e i motivi che ci sono alla base. Anche perché, se si continua ad agire in modo non condiviso, se agli errori “di nomine” fatti nel recente passato, che evidentemente non sono bastati, si cerca di rimediare con quelli che a mio avviso sono altri errori è chiaro che c’è qualcosa che non va. Tuttavia, conclude Foti, anche per rispetto alla nostra gente che non si riconosce in questa strada che Forza Italia ha intrapreso e che in queste ore sta manifestando tutto il proprio disappunto, è mio dovere, in questo momento, aumentare gli sforzi e lavorare, a partire già da domani nel corso dell’incontro previsto a Reggio Calabria, con l’obiettivo di ridare alla nostra storia fatta di principi, valori e rispetto delle regole quantomeno una dignità.
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