di Gianluca Albanese
LOCRI – Un’udienza molto tecnica e, se vogliamo, interlocutoria quella odierna del processo “Circolo Formato”, a carico di presunti boss e gregari delle cosche di ‘ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica.
In apertura, l’avvocato Antonio Nocera, difensore di Agostino Domenico, ha depositato una nota con la quale ha chiesto la revoca dell’ordinanza dello scorso 6 giugno che dispone la ripetizione della perizia tricologica sul suo assistito, motivandola col fatto che “trattasi di atto ripetibile e non irripetibile”, che “non lede i diritti del PM” e che si presenta “Completa del campione prelevato dal consulente di parte”.
Quindi, sono stati escussi alcuni testimoni ex articolo 507, dal funzionario di Polizia Imbruglia che ha risposto su domande concernenti l’imputato Franco Avenoso, oltre al funzionario dell’Astaldi Prisco, che, nel periodo in cui iniziarono i lavori della variante della nuova strada statale 106, si occupava, tra l’altro, dell’appalto e del subappalto degli stessi. Prisco ha detto che “Non abbiamo mai avuto rapporti commerciali con la ditta Agostino” e che, in ogni caso “tutti gli appalti e i subappalti venivano monitorati dal comitato per la sicurezza della Prefettura di Reggio Calabria”, lasciando intendere che venivano sottoposti al vaglio della stessa. La seduta è stata aggiornata al prossimo 26 giugno. S’inizierà con l’audizione delle nuove trascrizioni disposte nella penultima udienza dopo la contestata intelligibilità di quelle precedenti curate dal funzionario della Questura Morabito, quindi, inizierà l’esame degli imputati che non si avvarranno della facoltà di non rispondere. Da quanto siamo riusciti ad apprendere, l’interrogatorio più atteso, ovvero quello dell’ex sindaco di Marina di Gioiosa Rocco Femia, dovrebbe avere luogo il giorno dopo, ovvero giovedì 27.