di Gianluca Albanese
E’ uno di quei gioielli di sport e natura che, dopo pochi mesi dalla sua realizzazione, non è quasi più fruibile, per cause naturali e, forse, per l’incuria di chi dovrebbe tenerlo caro.
Parliamo della pista ciclopedonale lungo la fiumara Torbido, che collega Grotteria Mare a Mammola. Un paradiso per podisti, ciclisti e fitwalkers, che ora presenta diversi tratti quasi impercorribili, tra frane che hanno sensibilmente ridotto la carreggiata e erbacce cresciute a dismisura.
Come se non bastasse, ci si mette anche l’uomo a fare danni, rimuovendo i paletti metallici, concepiti per impedire ai mezzi motorizzati di invadere questo che è e deve rimanere il regno di chi ama fare movimento respirando aria pura.
E allora, da queste pagine virtuali, lanciamo un forte appello affinché chi potrebbe essere in grado di fare qualcosa (Amministrazioni comunali, Città Metropolitana, Calabria Verde, Consorzio di Bonifica, Autorità di Bacino e chi più ne ha più ne metta) riesca a ovviare a questa triste situazione.
La pista ciclopedonale è un patrimonio da valorizzare e da non disperdere. Costi quel che costi.