di Francesca Cusumano
LOCRI- Ne avevamo dato notizia qualche giorno fa: stiamo parlando del PSC (Piano Strutturale Comunale) verso il quale il Comune di Locri (ente capofila) ha deciso di indirizzarsi recedendo dalla convenzione per la redazione del PSA (Piano Strutturale Associato), convenzione stipulata con i Comuni di Antonimina, Canolo, Ciminà, Portigliola, Gerace e Sant’Ilario dello Jonio.
Una conferma ed una decisione presa all’unanimità con gli altri 6 Enti durante l’incontro di lunedì scorso a Catanzaro con il dirigente regionale del settore, Saverio Putortì. E si, per il Comune locrese, come sottolineato alla nostra testata la settimana scorsa dal primo cittadino Giovanni Calabrese, comincia una nuova fase che intende concretizzarsi proprio con la costituzione entro un anno massimo, di un proprio strumento urbanistico per il rilancio e lo sviluppo della cittadina; se non altro dopo aver constatato per via di numerosi ostacoli sopraggiunti, l’impossibilità di portare avanti l’idea del PSA, avviata circa 7 anni fa, mediante il protocollo d’intesa con i Comuni (sopracitati) interessati, il cui fine primario riguardava la creazione di uno strumento urbanistico comune, un progetto che però, a conti fatti, si è rivelato una sorta di vicolo cieco.
Lente Locale questa mattina ha contattato l’assessore comunale all’Urbanistica Eva Cappuccio, esponente di spicco dell’iter procedurale inerente la realizzazione del PSC e del Piano Spiaggia che ha riferito che << Nella prossima seduta del consiglio comunale fissata molto probabilmente il 1° luglio, relazioneremo sul lavoro intrapreso inizialmente relativo al PSA e sulle motivazioni che ci hanno indotto a recedere dal Piano Strutturale Associato proseguendo con il Piano Strutturale Comunale. E’ opportuno che la Città abbia un proprio piano urbanistico al quale non può esimersi, una regola rilevante dal punto di vista del ramo della statistica, i cittadini hanno bisogno di risposte immediate su varie questioni>>. Quindi, nonostante il Piano Strutturale Associato sia da etichettarsi come progetto validissimo, per l’assessore è stato opportuno optare per una scelta diversa perchè, a distanza di 7 anni, il lavoro è risultato non scevro da ingenti avversità da non addebitare al Comune di Locri, perchè se da un lato tramite i suoi tecnici l’Ente presentava adeguate progettazioni, dall’altro versante alcuni Comuni rivendicando problematiche oggettive, decidevano autonomamente di sciogliere tale accordo (in primis Sant’Ilario dello Jonio e Ciminà) ritenendo di non poter proseguire oltre. Una scelta condivisa poi, dal resto degli Enti coinvolti <<Una scelta la nostra- ha proseguito la Cappuccio- non obbligata perchè di concerto con l’Amministrazione si è ritenuto necessario lavorare per conto proprio, per poterci dotare in breve tempo di un Piano Strutturale Comunale. Ci sono comunque altre idee in cantiere, in un secondo momento infatti, il PSC non impedirà di proseguire il lavoro con Comuni vicini a noi dalle affinità un po’ più consistenti, essendoci dapprima associati con Enti dal punto di vista strutturale, logicamente differenti dal nostro>>. Intanto, venerdì mattina è atteso nel Palazzo di Città lo stesso Putortì per affrontare la questione PSC, una riunione a porte chiuse, al quale verrà sottoposta anche quella inerente il Piano Spiaggia ed illustrata l’apposita programmazione; un progetto già avviato, quello del Piano Spiaggia, “una priorità assoluta” ha tenuto a precisare l’assessore Cappuccio, al quale verrà riservata un’attenzione particolare e che solo nei prossimi giorni saremo in grado di carpire ulteriori dettagli. Non ci resta così che attendere l’esito dell’incontro del 28 giugno.