RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA DELL’UNC, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
REGGIO CALABRIA – L’endometriosi è stata riconosciuta come una malattia invalidante e sarà inserita nel prossimo aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), rientrerà cioè nell’elenco delle malattie croniche invalidanti che danno diritto all’esenzione dal pagamento di alcune prestazioni specialistiche e di controllo. In sostanza, è previsto un potenziamento delle prestazioni sanitarie e delle misure di sostegno economico e sociale per le donne affette da tale patologia.
Tra i diritti fondamentali del consumatore afferma l’avvocato Saverio Cuoco, responsabile regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, il Codice del Consumo riconosce quello alla salute e non sempre il cittadino è consapevole dei propri diritti ed effettivamente informato sui farmaci e trattamenti sanitari da adottare.
Per tale motivo grazie all’intesa tra la sig.ra Margherita Iellamo, già Responsabile dell’AIE Regione Calabria e Sardegna, nonché rappresentante presso le istituzioni e i presidi sanitari, delle donne affette da endometriosi e dolore pelvico e l’avvocato Saverio Cuoco, sarà operativo presso la sede dell’associazione UNC Calabria a difesa dei consumatori e già “Centro Difesa del Malato”, ubicata in Piazza S.Anna, un presidio per la tutela e la difesa delle donne affette da endometriosi.
L’endometriosi malattia cronica, causa d’infertilità femminile, assume anche aspetti fortemente invalidanti in quanto determina un’influenza negativa nei rapporti interpersonali e sociali, causando anche assenze nei posti di lavoro.
Le sinergie poste in essere a seguito di tale accordo, dovranno mirare attraverso l’istituzione di tale sportello informativo, al raggiungimento di vari obiettivi e precisamente: il riconoscimento dell’endometriosi come malattia invalidante, il suo inserimento nel prossimo aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, l’avvio di iniziative di sostegno sociale ed economico per le donne affette da questa patologia, finalizzate alla riduzione degli enormi costi che le pazienti si trovano ad affrontare prima e dopo la diagnosi certa della malattia, l’esenzione dal ticket sanitario per esami specialistici, quali ecografie pelviche e transvaginali, risonanze magnetiche con contrasto e altro, e prevedendo, altresì, l’esenzione per l’acquisto di farmaci destinati a lenire il dolore e a bloccare i sintomi della patologia, intervenendo anche con azioni volte alla riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale, la realizzazione di centri di riferimento e di eccellenza pubblici, per il primo approccio e quindi le prime diagnosi, oltre che per la cura in ambito nazionale della patologia, ad attuare campagne di sensibilizzazione e di informazione sulla malattia e a sostenere iniziative di formazione e aggiornamento del personale medico, di assistenza e dei consultori familiari; ad attuare una politica di tutela della lavoratrice affetta da endometriosi, al fine della salvaguardia del posto di lavoro.
Come è stato ribadito in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia che si stima in Italia colpisca 3 milioni di donne, tale patologia incurabile e invalidante ha conseguenze sulla fertilità, sulla vita lavorativa e affettiva delle donne per la quale non è previsto alcun sostegno pubblico.
Con il riconoscimento di tale patologia come malattia cronica, per le donne affette da endometriosi nelle forme più gravi, sarà possibile chiedere l’esenzione alle Asl e non pagare le prestazioni specialistiche come visita ginecologica ed ecografia che rientrano negli esami di controllo a cui le pazienti si devono sottoporre ogni sei mesi, come già avviene oggi per molte altre patologie croniche come l’asma, il diabete, insufficienza respiratoria e renale per citarne solo alcune. L’endometriosi, a differenza di queste malattie, colpisce solo le donne e ci sono difficoltà anche nella corretta diagnosi, che a volte richiede parecchio tempo per essere diagnosticata con conseguenti rilevanti costi medici a carico delle pazienti.
Permangono inoltre considerevoli i costi dei medicinali e delle visite che spesso vengono fatte nel privato per superare le lunghe liste d’attesa e per di più l’endometriosi è una malattia che influisce anche sotto il profilo psicologico alterando la qualità della vita delle donne colpite, i loro rapporti, le relazioni familiari e lavorative.
Finalmente anche le istituzioni hanno preso coscienza dell’importanza della malattia e così, in occasione del riconoscimento come patologia invalidante, è stato ribadito che “Lo strumento principale per combattere l’endometriosi è la corretta informazione”.
Ed è proprio l’informazione completa e corretta sulla malattia e sul vissuto della donna che ne è affetta che rimane punto basilare della sinergia di tale accordo, nel percorso verso una consapevolezza sempre più profonda sul significato clinico ed emotivo di questa patologia.
Per ulteriori chiarimenti e/o informazioni è possibile consultare il sito internet dell’associazione www.uniconsum.it o contattare telefonicamente la stessa allo 0965/24793, inoltre il mercoledì pomeriggio dalle ore 17,00 alle 19,00, Margherita Iellamo è presente in associazione per fornire assistenza ed informazioni utili a chi volesse contattarla.