LOCRI – E’ il giorno delle dimissioni. Salvo clamorosi quanto improbabili sconvolgimenti dell’ultima ora, infatti, domani, due novembre 2012 a mezzodì, l’amministrazione Lombardo servirà in tavola l’amaro calice della rinuncia agli incarichi, stante l’assoluta impossibilità di approvare in pareggio il bilancio di previsione 2012, spianando la strada al commissariamento dell’Ente. Per le 12, infatti, avrà luogo la conferenza stampa che ufficializzerà la sofferta decisione, ponendo fine a un logorante stillicidio di riunioni fiume con relativi rinvii, comunicazioni all’esterno non date, “poi vediamo”, “vi faremo sapere”, “forse domani comunichiamo” ecc. al quale sono stati sottoposti organi di stampa e cittadini negli ultimi giorni. Fino ad oggi, infatti, la maggioranza si è riunita per il quarto giorno consecutivo cercando di prendere una decisione che, come ha anticipato il sindaco Lombardo ieri in Consiglio «Sarà per l’esclusivo interesse dei locresi e non di chi amministra». E se ufficialmente non è stato comunicato alcunchè, rinviando tutto alla convocazione di una conferenza stampa per domani a mezzogiorno, fonti vicine alla maggioranza riferiscono di una decisione che in realtà sarebbe maturata già a metà settimana, durante le riunioni serali al palazzo di città al termine delle quali le bocche dei protagonisti, usciti da porte secondarie, sono rimaste rigorosamente cucite. Una decisione non unanime, ma passata a maggioranza, tra il malcontento dei più giovani e il senso di liberazione da un peso di parecchi assessori (tranne, forse, due), stante le insormontabili difficoltà di natura finanziaria che gli amministratori locresi hanno dovuto affrontare fin da subito. Insomma, Lombardo e i suoi gettano la spugna. Una conseguenza logica della mancata approvazione del bilancio di previsione, ma anche una scelta saggia, che evita l’eutanasia della diffida da parte del prefetto che, qualora gli amministratori non si fossero dimessi, avrebbe potuto concedere loro fino ad ulteriori venti giorni per provare ad approvare un documento contabile che non riuscirebbe a portare in pareggio nemmeno Mandrake. Domani, dunque, arriverà la comunicazione ufficiale e al netto delle sue conseguenze politiche – sarà il commissario che verrà a dichiarare, eventualmente, il dissesto dell’Ente – restano i problemi per la città e i suoi abitanti. Che potrebbero essere davvero tanti. Più forti, di sicuro, dei continui rimpalli di responsabilità ai quali abbiamo assistito fino alla seduta consiliare di ieri.
GIANLUCA ALBANESE