RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Siamo venuti a conoscenza che dal mese di ottobre 2012, il versamento contributivo del personale dipendente viene fatto cumulativamente e non singolarmente per come dovrebbe essere.
La situazione sopra descritta determina due particolari specificità.
La prima, è che per coloro i quali sono collocati in pensione d’ufficio al raggiungimento del requisito anagrafico e/o dispensa dal servizio, determina la corresponsione a favore del personale collocato in quiescenza o dimesso, di una pensione provvisoria poiché l’INPS non è in grado di quantificare la corretta pensione.
L’altra ancora più grave è per coloro che raggiungono i requisiti minimi (pensione anticipata) per i quali l’INPS non è in grado di verificare il raggiungimento dei requisiti causa la mancanza del versamento dei contributi.
Appare gravissimo che questo problema si sia trascinato finora dal 2012 e nessuno dei Direttori Generali, direttori amministrativi, sanitari, direttori GRU e Ragioneria, abbiano mai mosso un dito per porre fine a tale situazione vergognosa.
Non riusciamo a capacitarci come un’azienda che vanta ad oggi, mal al 2012 erano molti di più, oltre 300 unità di personale amministrativo non abbia ottemperato a quello che è un obbligo di legge ed il sacro santo diritto di avere corrisposta in tempi brevi la pensione definitiva o la possibilità di andare in pensione.
Si chiede pertanto agli Organi in indirizzo, ognuno per la parte di propria competenza, di voler tempestivamente rimuovere la situazione sopra denunciata ed inviare celermente il modello DMA all’INPS.
Alla Direzione aziendale nonché al direttore GRU, si chiede di sapere quanto straordinario è stato autorizzato e pagato ai dipendenti in servizio presso lo stesso ufficio o anche di altri uffici, a decorrere da settembre 2012 o somme di produttività.
Si significa che decorsi sette giorni dalla data della presente, senza avere riscontro scritto, inoltreremo formale denuncia per omissione di atti d’ufficio.
La Segreteria Provinciale
Nuccio Azzarà Nicola Simone Francesco Politanò