di Gianluca Albanese
ARDORE – Era nell’aria. Anche il consiglio comunale di Ardore è stato sciolto dopo la riunione odierna del Consiglio dei Ministri “Perché – è scritto nel comunicato di palazzo Chigi – sono state riscontrate forme di condizionamento delle istituzioni locali da parte della criminalità organizzata.
Una decisione che, dati i precedenti dei mesi scorsi, che videro lo scioglimento dei civici consessi di Siderno, Casignana e San Luca, era attesa al punto che lo stesso sindaco Giuseppe Campisi manifestò la volontà di rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico indipendentemente dall’esito del lavoro della commissione d’accesso, in aperta polemica con la tendenza governativa a procedere allo scioglimento dei consigli comunali. Lo stesso Campisi, sempre durante la riunione del comitato esecutivo di AssoComuni, ebbe a dire che “Le commissioni d’accesso spesso sono composte da funzionari della prefettura abituati a mettere timbri sui documenti e che non conoscono la differenza tra una delibera e una determina”. Dichiarazioni pesanti, che non mancheranno di suscitare ulteriori polemiche sull’uso dello strumento dello scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose. Va ricordato, però, per completezza d’informazione, che tra i soggetti colpiti da provvedimenti di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Saggezza” dello scorso novembre ci fu anche l’ex primo cittadino Bruno Bova.
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