Il locrese Cesare Placanica è stato eletto, nella serata di giovedì 17, Presidente della Camera Penale di Roma. I soci della prestigiosa Associazione, che raccoglie tutti gli Avvocati penalisti della Capitale, hanno indicato l’avvocato di origini calabrese come proprio Presidente di seguito ad una elezione molto partecipata conclusa con una netta affermazione della lista capeggiata da Placanica, e di cui facevano parte alcuni tra i più noti avvocati penalisti romani (basti pensare a Gianluca Tognozzi difensore tra gli altri del finanziere Danilo Coppola e Ippolita Naso difensore dell’esponente della destra estrema Massimo Carminati).
Placanica è allievo del Professore Patrizio Spinelli, docente di diritto penale all’Università “La Sapienza” e già Presidente, negli anni 90, della medesima associazione. Arriva a questa prestigiosa nomina di seguito ad un percorso professionale intenso, che partendo dalla Capitale lo ha visto protagonista in tanti processi di rilevanza nazionale. Tra i tanti la difesa del noto imprenditore Diego Anemone nel processo relativo all’acquisto della famosa casa al Colosseo da parte dell’ex ministro Scajola, quella del finanziere Gennaro Mokbel nel processo Fastweb, fino, da ultimo, alla difesa del Presidente di una cooperativa della galassia di Buzzi nel processo “Mafia-Capitale”. Aveva già ricevuto incarichi di natura istituzionale essendo stato nominato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, componente della commissione ministeriale per la riforma dei reati alimentari presieduta dal Procuratore Giancarlo Caselli, i cui lavori vennero presentati alla presenza delle massime autorità governative, a Milano durante l’EXPO.
Malgrado un atteggiamento estremamente rigoroso in aula, Placanica gode della stima dell’ambiente giudiziario capitolino, che attraverso suoi autorevoli esponenti si è, infatti, immediatamente congratulato con il nuovo Presidente degli avvocati penalisti.
E’ facile prevedere quindi un’azione del nuovo Direttivo che se da un lato si preoccuperà di contrastare con vigore la difesa dei diritti dei cittadini, dall’altro non tralascerà di coltivare ogni possibilità di dialogo con il mondo della politica e della magistratura