di Gianluca Albanese
LOCRI – Sono iniziate questa mattina le arringhe degli avvocati difensori al processo “Circolo Formato” dopo la requisitoria di mercoledì scorso da parte del Pm Sirleo.
Davanti al collegio presieduto dal giudice Amelia Monteleone, sono intervenuti gli avvocati Marco Martino (difensore di Gianluca Manno e Vincenzo Primerano per i quali il Pm ha chiesto una condanna rispettivamente a 20 e 10 anni di reclusione) e Luciano Rodinò (per conto del suo assistito Arturo Mittica sul quale pende una richiesta di condanna a 21 anni). La linea difensiva degli avvocati mira, come presumibilmente sarà per gli altri difensori, a dimostrare l’insussistenza del vincolo associativo delle consorterie oggetto dell’inchiesta che ha condotto al processo e per la quale attendono il giudizio 27 imputati, la maggior parte dei quali sono soggetti a custodia cautelare in carcere, tra cui l’ex sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Rocco Femia. L’avvocato Rodinò, in un passaggio particolarmente significativo della sua arringa ha spiegato alla corte che “Durante l’amministrazione Femia, Marina di Gioiosa era un paese gioiello, gestito da istituzioni cittadine che intendevano la politica con spirito di servizio alla comunità e ossequiose dei principi di legalità”, anche se, durante queste considerazioni, Rodinò ha ammesso di aver parlato anche e soprattutto da comune cittadino. Si torna in aula mercoledì 10 per le arringhe successive, che dovrebbero continuare fino al 18, stando al calendario predisposto prima della requisitoria. La sentenza dovrebbe arrivare entro la fine del mese. Salvo imprevisti e colpi di scena.