DALL’UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI DELLA DIOCESI DI LOCRI-GERACE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
LOCRI – Tutti i beni di proprietà della Diocesi di Locri-Gerace dovranno essere restituiti “alla custodia del legittimo rappresentante legale dell’Ente”. Lo prevede un decreto emesso dal vescovo Giuseppe Fiorini Morosini che entrerà in vigore il primo agosto prossimo.
«La Chiesa – si legge nel decreto vescovile – pur sapendo che la sua missione non è di ordine politico, economico e sociale, ma di ordine religioso, ha comunque bisogno di beni materiali per conseguire i fini che le sono propri: ordinare il culto divino, provvedere ad un onesto sostentamento del clero e degli altri ministri, esercitare opere di apostolato sacro di carità, specialmente a servizio dei poveri». Secondo quanto previsto dai canoni del libro V del Codice di diritto canonico e in particolare i canoni 1269-1270; con il presente decreto, «ordino a chiunque, fedeli o persone giuridiche canoniche, si trovi in possesso, per qualsiasi motivo, di beni di proprietà della Chiesa nella Diocesi di Locri-Gerace, di restituirli alla custodia del legittimo rappresentante legale dell’Ente proprietario, nei modi e nei tempi stabiliti in accordo con l’ordinario diocesano». Il Decreto, rivolto alla tutela di tutti i beni ecclesiali, è indirizzato prima di tutto alla tutela dei beni sacri (suppellettili, paramenti, arredi di culto, vasi sacri, ex-voto e quant’altro) e dei beni di interesse storico-artistico-culturale.