Un percorso di alta quota su cime arrotondate, con ruscelli, coperti di una fitta faggeta, ci porta al Passo del Mercante nei pressi del Passo delle Due Fiumare. Esso ha svolto un ruolo molto importante per lo scambio commerciale nel periodo estivo, tra i paesi montani della costa tirrenica e quelli della Jonica. Il passo del Mercante situato tra il passo delle Due Fiumare e Ponte Albara, era il punto di sosta per lo scambio commerciale.
Come arrivare: dall’autostrada uscita Sant’Eufemia d’Aspromonte – seguire indicazione Gambarie, dopo circa 11 km incrocio Bivio Petrulli. Il Raduno è previsto per le ore 9.30 al Bivio Petrulli. Ore: 10.00 partenza escursione.
Descrizione sentiero:
Contrada Scifà – Passo del Mercante: tempo ore 5.30; dislivello 850 -350 metri sul mare; difficoltà; E, escursionismo; comuni interessati: Sinopoli, Sant’Eufemia, Cosoleto. Si parte dalla contrada Scifà, nel comune di Sinopoli. Agli occhi dell’escursionista si offre la vista di un paesaggio bucolico fatto di immensi campi di ortaggi e pascoli amorevolmente curati dai contadini locali. Proseguendo attraverso la contrada, a 100 metri si svolta a sinistra dove si incontrano due raccolte d’acqua essenziali per l’irrigazione dei campi nella stagione estiva. Si accede subito alla pista. A sinistra vi è un rifornimento d’acqua. Il paesaggio ospita pini secolari che si intravedono fra la folta vegetazione incontaminata. Al primo incrocio si prosegue sulla pista di destra e si sale dolcemente per circa venti minuti. Sulla sinistra la flora è disturbata da un invaso artificiale, costruito intorno al 1915, la cui acqua è destinata alla centrale di Vasì. Dopo circa 45 minuti si arriva al secondo incrocio. La pista di destra conduce al Mausoleo Garibaldi, ma bisogna imboccare la sterrata principale che porta al veridico Passo del Mercante attraverso il bosco Petrona. Dopo circa 10 minuti, si incontra il Vallone S. Rocco e si procede verso Margio Mezzo e Margio Fora. Dopo circa 4 km, si giunge alla fontana Masicello per poi farci cogliere dopo 10 min. dallo spettacolare Vallone Masicello la cui acqua scorre graziosa e limpida contornata dai vivi colori della singolare felce Woodwardia. Si procede e dopo 10 minuti si arriva al quadrivio storico del “Passo del Mercante”. Da destra che sale verso all’Acqua del Monaco, a sinistra scende verso il Passo delle Due Fiumare e, seguendo la pista principale, dopo circa 5 min ci porta al Ponte Albara. Guardando la fiumara e percorrendo bellissimi tratti in piano tra fresche faggete e le magnifiche bellezze che la natura sa offrire, si svela questo antico ponte che da secoli fa scorrere ai suoi piedi l’imponente fiumara che defluisce incurante tra i maestosi massi che tentano di ostacolare il suo cammino. A questo punto si torna indietro per ripercorrere la pista del Passo del Mercante fino a raggiungere la discesa sulla destra, precedentemente ignorata, che conduce al Passo delle Due Fiumare. Avanzando, ci si affaccia ad un panorama solenne di monti dalle più svariate sfumature di verde, ma, procedendo, i faggi riacquistano il dominio e costeggiano la pista fino al Passo delle Due Fiumare, così chiamato perchè è proprio qui che si incontrano e si fondono la Fiumara Albara e la Fiumara Materazzelli che più a valle prenderanno il nome di Torrente Vasì. In questo suggestivo panorama sorge la struttura per la raccolta dell’acqua che viene convogliata alla centrale idroelettrica Vasì, da poco restaurata e rimessa in esercizio. Si procede costeggiando il canalone d’acqua, dopo circa 15 min si ripresenta il Vallone Masicello accompagnato ancora dalle lussureggianti felci Woodwardia ed un monumentale macigno che sporge su un lato. Fiancheggiando il canalone il fruscio della Fiumara Vasì ci accompagna attraverso un incantevole paesaggio di faggi che si affacciano creando una copertura vegetale in cui la luce penetra tenue plasmando un gradevole gioco di luce. Si lascia il canalone per circa 100 metri, per proseguire sulla sterrata in lieve salita a sinistra. Arrivati all’acquedotto di Sinopoli con una breve deviazione in basso si trova la Fontana Acqua Fredda, graziosa struttura in legno la cui acqua sgorga attraverso un tronco. Dopo circa 20 minuti si giunge all’incrocio percorso la mattina e si riprende il sentiero che ci porta in contrada Scifà.