DAL COMITATO PRO CECILIA RASPA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
E’ noto e di diffusa competenza che i “principi” (tipicamente generali) per essere applicati richiedono, necessariamente, “modalità attuative”. Peraltro, spesso di diverso orientamento e forma.
Rispetto al merito del contendere, la divergenza – differentemente da come speculativamente si tende a far intendere – non è sui “principi”. Che, evidentemente, più che agitati maldestramente, sono confermati e condivisi al 100% dalla Dott.ssa Raspa e, soprattutto, cristallinamente “praticati”
Da sempre. Circostanza che, peraltro, dovrebbe essere nota a chi fa continuo riferimento all’amicizia e conoscenza intima ultraquarantennale. Che poi, poco si adatta alla idea del “fuoco amico”.
Il problema ed il conseguente differente pronunciamento della Raspa, ha riguardato ESCLUSIVAMENTE le “modalità” di affermazione di una volontà amministrativa. E, nel caso specifico, la dotazione della decisione in corso di un preventivo ed ufficiale “parere tecnico-legale”. Proprio per l’efficace, appropriata e garantita attuazione del “principio generale” non oggetto di discussione.
Si può girare intorno come e quanto si vuole per tentare di appiccicare una motivazione “alta” (seppur variabile nello spettro che va dalla solitudine, alla esigenza di un assessore all’urbanistica, ad un “no” in una delibera) per giustificare le improvvise dimissioni. Peraltro, comunicate a fatto compiuto e senza alcun confronto.
Tuttavia, appena finirà il festival delle dichiarazioni a vanvera, al seguente legittimo interrogativo bisognerà prima o poi rispondere: perchè mai il Sindaco non ha inteso assicurare i componenti della Giunta e l’atto deliberativo in itinere di un semplice, elementare e fattibilissimo preventivo “parere tecnico-legale”?
Ora, di grazia, in che forma ed in quale sostanziale aspetto un tale documento di corredo dell’atto, avrebbe violato, INFETTATO o precluso il “principio” fondamentale della costituzione di parte civile?
Per quel che riguarda la Dott.ssa Raspa, mai sarà alimentato il sospetto che si sia andati alla ricerca di un “pretesto” per un’apparentemente “dignitosa” uscita di scena o fuga dalle responsabilità di governo.
Cocciutamente richieste alla comunità monasteracese e da questa forse inopitamente e fiduciosamente concesse.
Gli Amici della Nostra Dott.ssa Clelia Raspa.