di Gianluca Albanese
SIDERNO – Quanto accaduto nelle prime ore di questa mattina al consigliere comunale di opposizione Giorgio Ruso lascia ancora una volta l’amaro in bocca. Vedere la propria auto, parcheggiata all’interno della propria abitazione col cancello chiuso è una sensazione terribile. La stessa provata da altri amministratori della nostra zona, come il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda, l’assessore regionale Federica Roccisano, e come, seppur con modalità diverse ma ugualmente gravissime, dall’allora candidato sindaco in pectore Pierdomenico Mammì e dal capogruppo PD in consiglio comunale Mariateresa Fragomeni.
Giorgio Ruso è un consigliere comunale attento e incisivo. Attento ai bisogni delle zone più periferiche e dimenticate della nostra città, dall’estrema periferia Ovest alla via dei Gabbiani, afflitte da un atavico isolamento. Incisivo perché sa come dare sostanza ai propri interventi, molti e qualificati.
La sua professione di odontoiatra viene svolta con scrupolo e perizia; il suo studio è il luogo di lavoro di un buon numero di dipendenti e punto di riferimento di parecchi clienti, nonostante la sua giovane età. Dedica parte del suo (poco) tempo libero all’associazionismo, tanto che è presidente del Kiwanis club “Magna Grecia”.
Viene spontaneo domandarsi a chi verrebbe mai in mente di fare del male a una persona così, eppure è successo.
Nei giorni immediatamente precedenti la vile intimidazione, il suo nome era diventato, come si usa dire nell’odioso linguaggio dei social network “virale”, per via di una polemica come tante scoppiata su Facebook e che infine è diventata oggetto di scontro politico. Ma un conto sono le polemiche e la dialettica politica, un conto sono le vigliaccate. E né lui né gli altri attori politici cittadini le meritano.
«Evidentemente – commenta Giorgio Ruso da noi raggiunto telefonicamente – qualche pazzoide ha preso sul serio una polemica come tante e ha deciso di farmi uno scherzo (di pessimo gusto) la notte di carnevale. Non ho altre spiegazioni, e non ci sono parole per commentare quanto accaduto”.
Domani è stato convocato il consiglio comunale per porgergli la solidarietà che merita. Dalla tempestività con la quale è stato convocato e dalla immediata richiesta, da parte dell’amministrazione comunale, di incontrare il Procuratore Capo della Repubblica e il Prefetto di Reggio, ci sono tutte le condizioni affinché non sia un’assemblea intrisa di retorica e di frasi da circostanza, ma tale da dimostrare uno scatto d’orgoglio e una ferma risposta da parte delle istituzioni democratiche all’ennesima vigliaccata compiuta nel territorio cittadino.