di Antonella Scabellone
SIDERNO-Manca il numero legale. E per la seconda volta consecutiva salta l’Assemblea dei sindaci della Locride. C’è un clima di grande scoramento, alle diciotto, nella sala delle adunanze municipali di Siderno, dove il presidente dell’assemblea dell’ Assocomuni, Giorgio Imperitura, ha convocato i suoi colleghi per discutere di importanti questioni. A scuotere gli animi è il primo cittadino di Mammola, Antonio Longo, che evidenzia che “ con 12 comuni commissariati l’assemblea oramai si è incancrenita e sarà sempre così da ora in avanti se non si corre ai ripari”.
Il presidente Imperitura fa presente, a tal proposito, di avere scritto al prefetto per segnalare la situazione ma di non aver ricevuto ancora nessuna risposta. C’è chi propone di modificare lo statuto e chi invece, meno drastico, ritiene sufficiente richiamare e sensibilizzare gli assenti, compresi i commissari. Il Presidente, prima di aprire la seduta, invita, a nome di tutta l’assemblea, il dimissionario sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, presente in aula, a tornare sui propri passi e a continuare nel proprio incarico istituzionale.
All’ordine del giorno ci sono due soli punti, ma abbastanza importanti: l’ elezione di 4 componenti del Comitato dell’associazione in sostituzione di altrettanti membri decaduti (Ardore, Casignana, Palizzi e Gioiosa) e le problematiche connesse al D.L. 35/2013, già convertito in legge, sul pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni. In attesa che arrivi lo sperato ventunesimo membro che renda valida la seduta (speranza poi rivelatasi vana), l’assemblea decide comunque di procedere e di aprire un dibattito sulle problematiche all’ordine del giorno.
In apertura il sindaco di Sant’Agata Giuseppe Strangio relaziona dell’incontro avvenuto a metà luglio a Lamezia Terme con il Ministro per gli affari regionali Graziano Delrio, riferendo che è stato chiesto espressamente di aprire un tavolo di concertazione tra governo e sindaci della Locride e di avere ricevuto dal Ministro rassicurazioni in questo senso.
Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno, la sostituzione dei componenti del Comitato decaduti, si conviene che i primi cittadini Certomà, Strangio e Mittica, ognuno per l’area di rispettiva competenza (nord, centro e sud) si attivino per convocare delle riunioni con i rappresentanti dei comuni interessati al fine di individuare i nuovi membri. Nomi che poi, successivamente, saranno vagliati dall’assemblea.
L’argomento più dibattuto della serata rimane comunque il D.L. 35/2013 che, come spiegato dalla dottoressa Maria Cacciola, commissario straordinario del Comune di Siderno, ha lo scopo di dare ossigeno all’economia privata attraverso un insieme di regole e procedure volte ad accelerare il recupero dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Un decreto che comunque rischia di mettere in crisi la fragile economia degli enti locali per l’insufficienza di liquidità. La Cacciola propone, pertanto, di promuovere un’azione congiunta di tutti i sindaci nei confronti della Regione Calabria chiedendo una maggiore elasticità della stessa nella riscossione dei crediti verso i comuni; ciò per consentire a questi ultimi di avere la liquidità necessaria per poter adempiere ai pagamenti dei debiti verso i fornitori imposti dal nuovo decreto. Per il sindaco di Sant’Agata Giuseppe Strangio, invece, il fronte comune deve portare a un’altra proposta: chiedere alla Regione che adempia ai tanti debiti pregressi verso gli enti comunali in modo da rimpinguarne le casse. Ad ogni modo si è convenuto di stilare un documento dove sintetizzare queste proposte.