R. & P.
CAULONIA-Si è svolta lo scorso 25 Febbraio, al Castelvetere Hotel, la prima edizione del “Corso operatore dell’antiviolenza: quando la relazione incontra il crimine”, organizzato dall’Associazione DoMino con il Patrocinio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria e della Caritas Diocesana Locri-Gerace.
Grazie al protocollo d’intesa stipulato con F.O.C.S. formazione, Ente accreditato Regione Calabria, a tutti i corsisti è stato rilasciato un attestato di partecipazione con certificazione delle competenze in uscita e il Libretto del Cittadino. Obiettivo del corso, infatti, è stata quella di mettere in grado i partecipanti di individuare la “propria” modalità di aiuto alle vittime che vogliono uscire dalla spirale della violenza e di impegnarsi nella diffusione di una cultura contro la violenza di genere, attraverso uno studio sociologico, criminologico, psicologico, sociale e legale.
Dopo una breve autopresentazione dei partecipanti, ha aperto i lavori la dott.ssa Katia Candido, giornalista ed esperta sociologa, la quale ha inquadrato le origini della violenza negli stereotipi e nei pregiudizi, fornendo in chiave critica spunti di riflessione su episodi accaduti nelle nostre realtà territoriali.
Si è poi passati alla trattazione della fenomenologia della violenza domestica da un punto di vista criminologico, grazie all’intervento dell’avv. Maria Grazia Femia, esperta criminologa la quale attraverso la somministrazione di casi reali, ha strutturato dei tavoli multidisciplinari in cui i corsisti sono stati chiamati ad intervenire nell’esame delle fattispecie, oggetto di studio.
Dopo aver quindi analizzato il profilo criminologico della relazione, è intervenuta la dott.ssa Stefania Scordamaglia, psicologa clinica che, ha fornito un’attenta analisi della perversione relazionale nella coppia, concludendo il proprio intervento e fornendo un possibile identikit del soggetto narcisista, fornendo utili strumenti per poterlo identificare e/o quantomeno riconoscerlo.
Dal gusto innovativo è stata la dott.ssa Maria Caristo, assistente sociale la quale ha trattato una tematica purtroppo poco discussa, volgendo la sua attenzione ai maltrattamenti e violenze perpetrate in gravidanza.
A seguire, la dott.ssa Francesca Mallamaci, assistente sociale e responsabile del Centro Antiviolenza-Casa Rifugio “Angela Morabito” di Reggio Calabria, la quale ha indicato analiticamente e con dovizia di particolari, le strategie di accoglienza e sostegno alle donne vittime di violenza, rapportando l’astratto al concreto ovverosia, discutendo di vari casi con i partecipanti, fornendo dati utili circa i Centri Antiviolenza presenti sul Territorio.
In conclusione l’avv. Anna Gatto, avvocato del Foro di Locri, presidente della Camera Minorile, la quale si è soffermata sui mezzi di tutela, offerti dal nostro ordinamento. Ha fornito, infatti, una puntuale descrizione degli Ordini di Protezione contro gli abusi familiari, analizzando presupposti e requisiti per la richiesta.
Straordinaria conclusione è stata poi offerta dall’esibizione di difesa personale effettuata dal professore Giuseppe Cavallo e dal proprio team dell’Accademia Arti Marziali da lui diretta. Massimo specialista mondiale nel campo della difesa personale, il prof. Giuseppe Cavallo, a breve offrirà la propria collaborazione all’associazione DoMino per la realizzazione di un workshop sulle tecniche di prevenzione volte ad eludere le aggressioni.
Molto partecipata e riuscita, quindi, questa prima edizione del corso di operatore dell’antiviolenza organizzato dall’Associazione, perché ogni vittima che varca la soglia di uno sportello di ascolto o di un centro antiviolenza, deve trovare il sostegno di persone capaci, qualificate, opportunamente formate che sappiano ASCOLTARE, AIUTARE, ORGANIZZARE E GESTIRE le relazioni con le Forze dell’Ordine e con le strutture socio sanitarie.
Offrire strumenti e tecniche volte a formare operatori delle relazioni di aiuto in grado di offrire la migliore tutela a Donne e Minori: questo l’obiettivo formativo DoMino.