IL MUSEO DEL CALCIO SIDERNESE Mimmo Romeo apre lo scrigno dei tesori calcistici cittadini (Foto e Video ESCLUSIVO)

di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)

SIDERNO – “Secondo la società attuale, i sognatori sono figure perdenti, ma io sono e rimarrò sempre un sognatore”. Mimmo Romeo, sessant’anni, dirigente bancario con una passione smisurata per il calcio. Passione – sia ben inteso – ereditata dal compianto papà Francesco, storico presidente della Reggina “degli anni ruggenti” e del Siderno dei tempi della serie C, e trasmessa al figlio Francesco, che dopo aver vinto il campionato “Giovanissimi regionali” nel 2013 con la Fossa dei Leoni, ora è allenatore in seconda della Juniores nazionale del Crotone.

Una famiglia, i Romeo, che ha dato tanto allo sport e che continua a darlo. Una famiglia di sognatori che sa cogliere – dote rara nel mondo sportivo di oggi tutto business e scommesse – il lato sentimentale dello sport.
E allora, ecco l’idea: aprire un vero e proprio museo del calcio sidernese, con foto, documenti, articoli di giornale, poesie e cimeli di vario genere della gloriosa tradizione sportiva sidernese. Un museo creato nella sede del centro sportivo di via Cerchietto e che sarà fruibile da tutti: appassionati sportivi di tutte le età, scolaresche, scuole calcio ecc.
Si scoprirà un mondo fatto di ricordi che chi ama il calcio a Siderno ha il dovere di conoscere: dai fasti della Juventus Siderno del presidente Francesco Romeo e del D.S. Mimmo Cataldo, che scoprivano i ragazzini giocare per strada e li facevano diventare degli idoli dei tanti tifosi che allora assiepavano le tribune in legno e carpenteria metallica del vecchio stadio al centro del paese. E i tanti campioni passati dal Siderno alle squadre più famose, dalla catanese Massiminiana alla Juventus F.C.
I nomi sono tantissimi e vi invitiamo a scoprirli guardando questo splendido video realizzato dal nostro Enzo Lacopo che ha anche rielaborato molte foto storiche gentilmente concesse dalla famiglia Romeo.
Entrate con noi, dunque, insieme a Mimmo e alla moglie Cesira, nel mondo dei ricordi di una Siderno bella e gentile, che ha il dovere di tornare tale, ripartendo dalle proprie radici storico-culturali, precondizione essenziale per una vera crescita sociale.
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