RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Le splendide cascate Mundu e Galasia, sono una meta imperdibile per gli appassionati di escursioni ed è possibile ammirare due opere spettacolari della natura. Le cascate sono immerse nel verde tra una vegetazione di muschi Licheni e Woodwardiaradicans, una varietà di felci preistoriche enormi, riconducibili ad almeno 60 milioni di anni fa. Il nomeMundu di questa caratteristica cascata viene dal grecanico e significa nudo o spoglio, Galasia invece indica un burrone dove terra e acqua si uniscono. La spina dorsale del sentiero è rappresentata da una antica mulattiera che si snoda nella valle e della quale si possono ancora vedere i manufatti che sono serviti a costruirla e conservarla fino a oggi.
(World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua programmando attività concrete nei loro rispettivi Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali e economici dell’ONU, la giornata internazionale dell’acqua 2005 determinò l’inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata alle azioni per l’acqua. In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, “Gente in Aspromonte” celebra questo elemento con un’escursione ad una delle tante scoperte dell’Associazione.
Il sentiero parte dal punto panoramico Belvedere Mastro Marzio (875metri) posto lungo la strada provinciale da dove sarà possibile intravedere in lontananza la cascata Galasia.
La spina dorsale del sentiero è rappresentata da una antica mulattierache si snoda nella valle dalla quale si possono ancora vedere i manufatti che sono serviti a costruirla e conservarla fine ad oggi.
L’intero sentiero è accompagnato da una vegetazione rigogliosa, fortemente rappresentativa della macchia mediterranea e dalla presenza della Felce bulbifera woodwardiaradicans, un vero e proprio “fossile vivente” originaria del peridio Terzario, e che trova in questi siti le condizioni ambientali (umidità illuminazione e temperature) per vegetare.
L’escursionista, addentrandosi in questo percorso, avverte, già dopo pochi metri, una sensazione di “sospensione” dall’ambiente a cui è avvezzo nella vita di tutti i giorni, si sente in simbiosi con la natura e ne avverte la deflagrante presenza; leccio, erica, ginestra, liane e tante altre specie, accompagnano il cammino abbellito dalla policromicità dei colori, dalla varietà dei profumi e dal dolce canto delle diverse specie di uccelli che stanziano nella zona.
Scendendo, si arriva dopo 20 minuti in una zona dove la vallata del Grancu (715metri) lascia il posto al Vallone Mundu e al suo corso d’acqua. Si tratta di un sito anticamente coltivato che conserva ancora le tracce della pratica agricola (Terrazzamenti, muri a secco, ecc.)
Da qui si dirama il tratto che porta alla cascata Mundu, (675metri) un suggestivo salto di 50 metri interamente costeggiato dal sentiero che per un buono tratto funge da terrazza che si affaccia proprio sulla cascata.
Nel percorrere il sentiero che porta giù alla base della cascata bisogna prestare molta attenzione per via dei continui smottamenti che portano a valle intere zolle di terra. Arrivati giù oltre la magnificenza del salto e la pozza color verde, fanno parte dello spettacolo anche le Woodwardiaradicans, una varietà di felci preistoriche enormi, riconducibili ad almeno 60 milioni di annifa.
Superato il ponte in legno, si riprende lentamente la risalita del costone verso il “Serru da Nafrara”, da qui si scende tra centinaia di gradini e dopo 20 minuti di cammino e panorami mozzafiato ( la vista arriva fino al mare planando su buona parte della piana di Gioia Tauro) si arriva al bivio da cui ci si immette nel tratto che porta alla Cascata Galasia Piccola (595metri). Si tratta di una cascata di recente formazione incastonata al centro di un paesaggio quasi apocalittico, costituito da massi enormi, salti d’acqua e “gurnali” (laghetti) di tutte le dimensioni.
Continuando il cammino dopo circa 15 minuti di saliscendi, si arriva alla cascata Galasia che, alzati gli occhi, si presenta davanti a noi in tutto il suo splendore. La sua forma, somigliante ad un velo da sposa, il laghetto sottostante e le pareti rocciose a picco su di essa, danno, a questo sito, un impatto emotivo sicuramente unico.
Purtroppo, a causa delle violente e abbondanti precipitazioni degli anni scorsi, tutta l’area ha subito importanti modificazioni. Intere pareti che costeggiavano il torrente Barvi sono letteralmente venute giù, ed una quantità enorme di detriti e rocce è finita sul letto del torrente ed è stata trascinata a valle. La conseguenza principale di tutto questo è la mancanza di vegetazione ai bordi della cascata Galasia; si nota che l’inondazione e la frana sono piuttosto recenti (un paio di mesi circa) e la natura non ha ancora avuto il tempo di “riorganizzarsi”.