GIOIOSA JONICA – I tre gruppi di opposizione in consiglio comunale si riuniscono questa sera per concordare un testo comune relativo a una nuova mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Mazza. Lo si apprende da fonti interne al consiglio comunale, dopo che ieri furono i leader dei gruppi “Gioiosa che cambia” (Salvatore Fuda) e “Pd” (Riccardo Modafferi) a sottoscrivere e depositare una mozione di sfiducia verso il primo cittadino, che però, così com’è non sarebbe gradita al gruppo dei dissidenti dell’ex maggioranza (precedentemente denominato “Avanti Gioiosa”) i quali eccepiscono il fatto che alcuni passaggi siano indirizzati a loro tanto da ritenere, quella firmata dai capigruppo di centrosinistra “una mera iniziativa politica”. Tra l’altro, per poter essere approvata, la mozione di sfiducia necessita del voto dei 2/5 del civico consesso, ovvero 6,2 consiglieri, 1,2 in più rispetto alla somma dei gruppi di centrosinistra (tre del Pd, ovvero Modafferi, Scali e Agostino) e due di “Gioiosa che cambia-Prc” (Fuda e Crimeni). E allora si tratta, in queste ore, per raggiungere una posizione comune e capace di aggregare la grosse koalition degli anti-Mazza attraverso la presentazione di una nuova mozione unitaria in grado di scalzare il sindaco e quel che rimane del suo esecutivo che attualmente non ha i numeri in Consiglio ed ha fruito di una proroga prefettizia fino al 30 novembre per cercare di fare ratificare al civico consesso gli equilibri di bilancio che, invece, sono stati approvati in giunta, sfruttando i poteri che ha l’esecutivo in caso di necessità e urgenza. Solo l’esito della riunione in corso ci dirà qualcosa in più sul futuro prossimo della giunta comunale. L’impressione è che i tre gruppi di opposizione vogliano liquidare la pratica molto prima del 30. Prima però bisogna trovare l’intesa sulla mozione unitaria.
GIANLUCA ALBANESE