DI SEGUITO LA LETTERA CHE L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI CAULONIA CATERINA BELCASTRO HA INVIATO AI MINISTRI DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA, AGLI ASSESSORI REGIONALI AI SERVIZI SOCIALI E SANITA’, AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA E AL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA
Salviamo la ragazza Arianna (nome di fantasia). Salviamola prima che sia troppo tardi!
Sono molti mesi che seguo con il dovuto interesse, dato il ruolo che ricopro da un anno come assessore alle politiche sociali del Comune di Caulonia (RC), il caso di Arianna una ragazza che sta combattendo una terribile guerra contro se stessa. Pesa 39 chili, ne pesava 37 quando è entrata nella struttura residenziale del Nord Italia dove si trova attualmente.
Ha esplosioni di rabbia che sfoga soprattutto contro se stessa. Ha tentato il suicidio e potrebbe tentarlo ancora.
Non la si può dimettere dalla casa di cura che Le ha consentito di sopravvivere in questi mesi senza un serio rischio per la sua vita.
Trovo assurdo che possa essere dimessa perché la Regione Calabria dichiara di non poter pagare la retta ma non trova una sistemazione alternativa.
Se venisse dimessa dalla struttura ove Le è stata garantita, fino ad ora, una adeguata assistenza, Arianna sarebbe costretta a far ritorno a Caulonia e la sua sorte sarebbe segnata.
Trovo inammissibile che la burocrazia regionale possa determinare, sia pure inconsapevolmente e senza dolo, la morte una persona umana.
Finora abbiamo trovato porte chiuse ed il caso è stato trattato come una normale pratica burocratica per l’acquisto di un bene. Non è così! Arianna non è un oggetto. E’ una ragazza ammalata. Il suo dramma nasce sul piano sociale e si sviluppa evidenziando una grave patologia. E’ un tipico caso socio-sanitario e gli assessorati ai servizi sociali ed alla sanità della Regione dovrebbero, in casi come questo, trovare un minimo coordinamento. E’ una ragazza che soffre, nel fiore degli anni, ed ha tutto il diritto di essere curata e recuperata e quindi di vincere la sua guerra contro il male che si è annidato nella sua mente e nel suo fisico.
Per tale motivo ho deciso di rivolgermi oltre che alle autorità in indirizzo alla stampa.
Non intendo, né mi interessa, accusare nessuno, anzi sono convinta che si tratti solo di una discutibile gestione burocratica a determinare l’attuale stato di stallo. La mia volontà è una ed una sola: salviamo questa ragazza, salviamo Arianna prima che sia troppo tardi!
Caulonia, lì 9 agosto 2013 Caterina Belcastro
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Caulonia