di Redazione
BIANCO – Come ogni anno il popolo degli enoappassionati si è riunito nelle 400 piazze italiane sotto il cielo più stellato dell’anno, la notte di san Lorenzo, per celebrare una passione comune, quella per i grandi vini made in Italy. Un appuntamento consolidato che il comune di Bianco ha rinnovato anche questa estate giungendo alla VII edizione.
Un momento importante che unisce la passione enologica alla magia delle stelle cadenti, non limitandosi a essere un puro spettacolo, ma un momento di alta cultura. Un carnet notevole ha arricchito la manifestazione. Ad avvicendarsi sul palco, intervallati dalle note della Bad Chili Blues band, gli interventi di Pierfrancesco Multari, dell’associazione italiana sommeliers, di Ferdinando Maisano, dell’associazione Megale Hellas, l’associazione dei produttori vitivinicoli del Greco di Bianco Doc e del Mantonico passito Igt che nel settembre 2011, si è costituita con lo scopo primario di accrescere la notorietà di queste due perle del panorama enologico nazionale. Ad aprire la serata l’intervento dell’assessore Francesco Isola, organizzatore della serata che ha ribadito non solo l’importanza dell’evento in sé, ma il legame che da sempre la manifestazione ha con il tema dell’economia sostenibile, sotto ogni suo aspetto. A intervenire, infine, per sancire il consueto legame fra questa manifestazione e il tema ambientale, Paolo Guarnaccia, vice presidente della cooperativa sociale “Felici da Matti”. La cooperativa che nasce nel 2003 a Roccella Jonica, su iniziativa di sei donne appartenenti al rinnovamento nello Spirito Santo e un sacerdote con l’obiettivo di creare occupazione promuovendo l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate all’interno dei vari cicli produttivi delle attività. La cooperativa, infatti, si occupa sia della raccolta di indumenti usati nei territori di Locride, Area grecanica, Piana di Gioia Tauro e provincia di Catanzaro, attraverso cassonetti di proprietà attività per cui da poco, è stata stipulata una convenzione con Bianco per la raccolta degli indumenti usati, della raccolta e riciclo degli oli esausti. Presenti quest’anno, oltre alle case vinicole bianchesi, anche alcune tra le più importanti aziende vitivinicole della provincia, come le cantine Murace di Bivongi, del Barone Macrì di Locri, Criserà di Scilla che hanno presentato insieme alle cantine Viglianti di Bianco la produzione di vini bianchi e rossi. Una sfilata di abiti vintage intervallata dalle musiche piccanti della Bad Chili hanno allietato la serata coinvolgendo e appassionando il pubblico presente. A concludere la serata il padrone di casa,il sindaco Antonio Scordino che ha ricordato come ‹‹calici di stelle – spiega il primo cittadino – è un evento che inserisce la cittadina di Bianco fra le 400 città italiane che possono fregiarsi di una produzione vinicola tra le migliori in Italia. Il vino Greco Doc e il Mantonico Igt sono i nostri fiori all’occhiello, un’identità d’istintiva che va tutelata e sostenuta››. Un’edizione piena di sorprese e di partership significative, vestitasi di verde la manifestazione enologica, ha voluto promuovere il tema importante e delicato del riciclo che non passa solo per i rifiuti, ma che coinvolge uno dei settori in espansione da diversi anni, quello dell’abbigliamento, attraverso il riutilizzo di abiti usati. Un momento importante che ha unito nella cornice della villa comunale Vincenzo Medici di ha unito la passione enologica alla magia delle stelle cadenti, non limitandosi a essere un puro spettacolo, ma un momento di alta cultura.