di Gianluca Albanese
LOCRI – Evidentemente, nel tennis, la forza fisica conta fino a un certo punto. E’ la lezione che emerge dalle semifinali del torneo singolare che sono andate in scena ieri. Proprio così: le atlete meno dotate fisicamente hanno vinto le due gare e stasera alle 18 si giocheranno la finalissima davanti alla solita, grandissima, cornice di pubblico.
Ma torniamo a ieri. Poco dopo le 17 sono scese in campo la testa di serie numero uno Di Sarra contro la francese Jade Suvrijn. L’incontro si è risolto in due set (7-5; 6-4) con la Suvrijn che col suo ritmo regolare e la tenacia tipica del suo gioco, ha prevalso su un’avversaria più potente che però a volte ha tradito un po’ di nervosismo.
Stasera la francese, dunque, gode dei favori del pronostico.
Nell’altra semifinale, la sfida era quella classica: Davide contro Golia. L’azzurra Jasmine Paolini (nel fotino) , una “piccoletta” terribile che dimostra anche meno dei suoi diciassette anni, ha sconfitto in due set e con un punteggio inequivocabile (6-2; 6-0) una ragazzona olandese alta più di un metro e ottanta, quasi il doppio di lei.
Kelly Versteeg, infatti, si presentava come la possibile rivelazione del torneo. La diciottenne di un sobborgo vicino Rotterdam, numero 1063 del ranking mondiale, aveva tutte le carte in regola per aspirare a un posto da finalista, ma ha dovuto fare i conti con la rapidità, l’imprevedibilità e i colpi micidiali del gioco della Paolini, che con l’aria scanzonata e il sorriso sempre stampato in volto ha conquistato le simpatie del pubblico di casa che questo pomeriggio – ne siamo certi – farà il tifo per lei.