di Redazione
LOCRI- “Estate senza barriere”: è questo il titolo del cartellone estivo di eventi culturali, e non solo, dedicati ai detenuti che proseguono nella Casa Circondariale di Locri. Mercoledì 14 è stata la volta dell’Associazione Teatrale di Roccella Jonica che ha portato in scena “A casa sutta all’ortu” dopo lo strepitoso successo riscosso sabato 7 agosto presso il Teatro il Castello a Roccella Jonica.
A portare i saluti del Direttore della struttura ci ha pensato il Comandante di Reparto Domenico Paino che ha voluto ringraziare i componenti della compagnia teatrale che hanno dedicato parte del loro tempo e del loro impegno artistico ai detenuti. Presenti in sala anche i funzionari giuridico-pedagogici Maria Rosa Foti ed Alberto Rossi.
L’associazione teatrale Roccella Jonica, nasce negli anni ottanta. Ha un repertorio che spazia dal dramma alla commedia brillante al teatro di strada. Nel corso di tutti questi anni il sodalizio si e’spesso cimentato con le commedie di Maria Pia Battaglia; tra le opere più significative e di maggior successo ricordiamo Cicciu u pacciu, Nta casa i don Rafeli, A finestra, I fratelli Pasqua e numerose tante altre. Ma anche autori più prestigiosi come Dario Fo’, Remo Fusilli sono stati ripresi.
In questi 25 anni di attività l’associazione ha girato in lungo ed in largo tutta la regione non disdegnando tappe interregionali come Sicilia, Trentino, Lazio e Lombardia. Nel 2011 il sodalizio roccellese si è aggiudicato il primo posto su un lotto di 40 compagnie nel concorso teatrale Calabria in scena con la commedia A Ruga vecchjia di cui e’ autore e regista Pino Carella. Quest’anno l’ATRJ si ripropone con un’altra opera nata dal filone creativo di Carella dal nome “ A casa sutta all’ortu”, tre atti di una commedia spassosa e riflessiva che racconta fatti realmente accaduti, mostrati in parte al grande pubblico televisivo attraverso il programma televisivo di cultura popolare Radici di cui è autore e conduttore lo stesso Carella: “Essersi esibiti in un luogo di pena ed aver contribuito seppur per sole due ore ad alleviare o quantomeno a far svagare persone che stanno scontando il loro debito con la società è stata per noi una delle esperienze più toccanti della nostra vita. Vorremmo ringraziare la Direzione della Casa Circondariale di Locri che ci ha dato questa grande opportunità, gli Agenti di Polizia Penitenziaria, per la loro grande pazienza avuta con noi e i detenuti per l’accoglienza festosa che ci hanno riservato, in primis i tre che hanno montato le scene insieme a noi.”
Al termine dello spettacolo il Comandante del Reparto della Casa Circondariale di Locri ha donato un piatto ed un vaso di ceramica, realizzato dai detenuti durante un recente corso di ceramica.
Indubbia la valenza rieducativa di questi spettacoli teatrali e musicali, che vengono proposti nel periodo estivo, momento di grande sofferenza per i detenuti che rischiano di restare troppe ore in cella. Pertanto la Direzione della Casa Circondariale di Locri sta proponendo, oltre a due corsi di lingua inglese e parecchie attività di carattere sportivo (calcetto, palestra), una serie di spettacoli che vedranno in data 21 agosto la presenza del Trio Macagnino e il 24 agosto la presenza della compagnia teatrale “Dietro le Quinte” di Bivongi che proporrà lo spettacolo “…Se piango mi viene da ridere, se rido mi viene da piangere…”.