RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA ATTIVISTI MOVIMENTO 5 STELLE SIDERNO
SIDERNO – Sarebbe veramente una “porcata” quella che si vorrebbe far passare sostanzialmente sotto silenzio, da una dirigenza politica che evidentemente ritiene di fare delle scelte complesse e con molti rischi, come di fatto le ha già poste in essere, senza minimamente ascoltare, coinvolgere, informare la cittadinanza nonché in contraddizione con decisioni già prese in senso opposto al grido di “nessuno si preoccupi, precisiamo subito che la maggioranza è assolutamente contraria alla realizzazione a Siderno di un Biodigestore” la frase del nostro “Sindico” accompagnata da un prolungato e corale applauso dopo la relazione di Ferdinando Laghi, vicepresidente dell’ Isde. “Il consiglio comunale delibera di essere contrario al Biodigestore ed ogni altro tipo di impianto che a giudizio del consiglio possa recare danno all’ambiente e alla salute della cittadinanza”. Gnao!
Un Biodigestore dei rifiuti a Siderno, rivela la chiara volontà di cambiare rotta, abbandonare le finalità per cui è nata la raccolta e gestione porta a porta dei rifiuti nel nostro paese, seguendo acriticamente la politica regionale. Dove è finita la strategia Rifiuti Zero (con tanto di Osservatorio dedicato) sbandierata dall’Assessora all’ambiente con l’avallo dal supertecnico amicone della premiata ditta Azzarà-Ciccone (quelli dell’inchiesta Ecosistema) ???
La strada giusta era stata intrapresa seppur con tante anomalie riscontrate e più volte manifestate tra il capitolato d’appalto e l’effettivo svolgimento del servizio di raccolta differenzia porta a porta.
L’impianto TMB già presente a S. Leo è divenuto oramai decrepito per la parte impiantistica e mal funzionante a livello di emissioni odorigene ed invece che rimodernarlo, per il solo ed esclusivo interesse economico di privati, si prevede un radicale cambio di rotta, proponendo, o meglio, facendosi imporre l’impianto “Mostro” del Biodigestore.
Non più, quindi, raccolta differenziata spinta per produrre compost di qualità, ma solo ed esclusivamente business !!! D’altronde rimaniamo convinti che ancora a troppe poche persone interessa conoscere l’effettivo ciclo dei rifiuti raccolti che con l’attuale sistema che avrebbe dovuto produrre, già da quest’anno, un abbassamento della Tari. Ma ci sforziamo di sorvolare sui trucchi politici mascherati da errori tecnici “scivolati” elegantemente ai Revisori dei Conti per non rimetterci la faccia.
Affari per pochi intimi, il danno ambientale i rischi sanitari ed economici, come al solito da queste parti, a carico dei cittadini schiavi della disperazione economica e disposti ad accettare di tutto in cambio di un posto di schiavitù!!!
Ovvero estrarre biometano dai rifiuti da bruciare o immettere poi in rete per la successiva vendita o anche per uso l’autotrazione, un Business che vede enormi profitti per il socio privato (non a caso si attinge alla modalità Project Financing) che non solo farà la parte da leone, ma sarà anche il “Padrone dell’Aria” quasi esclusivo, con il totale controllo del processo di lavorazione.
Nessuna analisi dei rischi, nessun coinvolgimento dei residenti, nessuna spiegazione dei problemi che questo tipo d’impianto potrà produrre, nessun contraddittorio ne assemblea pubblica, in barba al regolamento comunale che prevede il Referendum Consultivo all’art. 35, è stata prevista ne programmata affinché la gente potesse capire. Ma una popolazione informata è certamente più pericolosa.
Sapere che centinaia e centinaia di automezzi pesanti transiteranno in ingresso e in uscita ogni anno da questo impianto non è che uno dei problemi oltre all’inquinamento dell’aria, al deprezzamento dell’area circostante, il pericolo d’incendio ed esplosioni, gli odori sgradevoli dall’annesso centro di compostaggio, e l’importazione di migliaia di tonnellate di rifiuti perché (con 45.000.0000 di euro) l’impianto sarà quasi certamente di taglia più che doppia rispetto al fabbisogno locale, e questo ovviamente risponde solo alla logica degli affari di pochi e per pochi.
L’alternativa a questa follia è, come il Movimento 5 Stelle afferma da sempre, il programma Rifiuti Zero. Il rifiuto così diventerebbe una vera risorsa e aumenterebbero i posti di lavoro proteggendo allo stesso tempo la salute di tutti e l’ambiente.
Non servono pirogassificatori, inceneritori o altri impianti a caldo per smaltire i rifiuti organici al fine di produrre e vendere energia in un territorio dove già se ne produce abbastanza. Freniamo questo mero business che calpesta l’ambiente e la salute dei cittadini, imposto dalla regione Calabria con il nuovo piano regionale dei rifiuti e da diversi comuni che stanno già apparecchiando la tavola agli amici degli amici (ad es. Falerna e Catanzaro oltre a Siderno).
La vera rivoluzione che abbraccia il sistema Rifiuti Zero e il concetto di Economia Circolare, si chiama COMPOSTAGGIO DI COMUNITA’. Il decreto è il 266/2016, che ha come titolo “Regolamento recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici”. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio scorso ed è entrato in vigore il 10 marzo; fissa i criteri operativi e le procedure organizzative semplificate per l’attività di compostaggio di comunità. Lo scopo prefisso è quello sia di ridurre la produzione di rifiuti organici e gli impatti sull’ambiente dovuti alla gestione dei rifiuti stessi, che di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo comunitario di riciclaggio del 50% dei rifiuti urbani.
Gli impianti di comunità sono l’unica vera soluzione al problema “rifiuti”. Evitano la realizzazione di incontrollabili megaimpianti, di affidarsi ad operatori incompetenti e inaffidabili, permettono l’impiego di manodopera locale, consentono di ottenere compost di qualità da impiegare per le nostre produzioni agricole.
Gli impianti di compostaggio di comunità sono la migliore soluzione per tanti nostri piccoli paesi!!!
Gli Attivisti del Movimento 5 Stelle di Siderno aderiranno senza indugio a comitati spontanei, assieme ai cittadini, agli ambientalisti schierati, contro un prevedibile Biodigestore e continueranno a portare avanti la loro battaglia politica contro questa logica degli affari, stranamente molto intima e strettamente connessa ad imprese controllate e comunque vicine al “Sistema”.