RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Nelle ultime settimane l’opinione pubblica sidernese è ritornata a dividersi sull’annoso argomento dei rifiuti e di come smaltirli. Alla luce della presenza nella Sala Consigliare di Siderno dell’Assessore all’ambiente della Regione Calabria, partiti ed associazioni si sono scatenate con le teorie più disparate su quale sarà la “valorizzazione dell’Impianto di Siderno” enunciato nel Piano Regionale dei rifiuti 2016, alimentando ulteriore confusione.
Il Movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità considera inaccettabile che la Regione Calabria, guidata dal Partito Democratico, voglia ragionare su nuovi impegni di Siderno per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti dell’intero comprensorio locrideo , nel mentre l’intera cittadinanza sidernese aspetta ancora risposte concrete in merito ai rifiuti tossici della ex BP.
Abbiamo 800 tonnellate di rifiuti tossici abbandonati ed incustoditi che si stanno riversando nell’ambiente, che hanno già inquinato una vasta zona della città (come ha dimostrato una recente analisi delle falde acquifere effettuata dall’Arpacal) e che potrebbero diventare nel breve periodo una terribile bomba ecologica per tutto il territorio.
Riteniamo inutile il futuro “tavolo tecnico” proposto dallo stesso Partito Democratico che ogni sei mesi, in deroga ad ogni legislazione vigente, “ordina” che gli impianti pubblici di trattamento dei rifiuti, tra cui quello di Siderno, aumentino la loro capacità di trattamento fino al 50% del valore nominale nel periodo estivo, con diminuzione dei tempi di maturazione della FOS. Il tutto senza che le ASP territoriali, interpellate ma silenti, si siano espresse sulle conseguenze igienico-sanitarie derivanti dall’attuazione delle deroghe.
Il sindaco Fuda e l’Amministrazione tutta, stanno cercando di limitare i danni di determinate scelte scellerate e irresponsabili che porterebbero il Comune di Siderno in una seria emergenza ambientale.
La posizione del Movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità non è una posizione ideologica di chiusura, bensì un’azione di chiarezza e di rispetto per la Città di Siderno: chiediamo che la Regione intervenga per bloccare l’avvelenamento in corso ai danni dei sidernesi, e solo allora saremo disposti a discutere in maniera costruttiva su quale potrà essere la “valorizzazione” più congrua ed ecocompatibile dell’impianto già esistente.