DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL COMUNE DI BOVALINO
BOVALINO – Martedì 20 agosto 2013, alle ore 18:00, presso l’Hotel Villa Afrodite di Bovalino Marina, si svolgerà l’incontro culturale “perle di luce” presentato dall’amministrazione comunale di Bovalino, durante il quale sarà illustrata una ricerca sperimentale svolta dall’architetto Caterina Gattuso, docente di rilievo e restauro dei beni culturali dell’Università della Calabria, diretta alla messa a punto di una metodologia di produzione di monili che rievocano la cultura calabrese ed in particolare della Magna Grecia.
Durante la manifestazione verrà proposta al pubblico una esposizione di esemplari di monili ideati e realizzati dalla stessa Caterina Gattuso, in particolare le collezioni relative alle aree archeologiche di Locri, Sibari e Reggio Calabria. Gemma preziosa, la perla è l’elemento base utilizzato per realizzare pregiati gioielli la cui linea stilistica deriva dalla capacità di mettere in sinergia e in armoniosa relazione materiali, architettura, storia e ispirazione creativa. Prodotti artigianali di eccellenza i gioielli, caratterizzati dall’avere la capacità di rievocare la memoria della storia antica, sono il risultato di un processo metodologico complesso impostato sull’utilizzo di elementi decorativi floreali rintracciati, mediante un’attenta ricerca iconografica, nel patrimonio culturale calabrese. Il gioiello diventa quindi espressione e veicolo capace di diffondere l’identità storica calabrese attraverso l’individuazione di segni unici, coinvolgenti ed evocativi, che possono essere assunti come simboli identificativi, espressione e custode di identità e memoria storica, portatore di messaggio nello spazio e nel tempo. Attraverso un design attualizzato i decori individuati, graficizzati e stilizzati, acquistano un valore distintivo ancor più per essere realizzati utilizzando le argille provenienti dalle cave situate nei pressi delle aree archeologiche analizzate. Lo studio, sviluppato in anni recenti presso l’Università della Calabria ed ancora oggetto di approfondimento presso il DiBEST (Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra), ha permesso di ottenere prodotti che si rivelano di pregevole qualità anche in relazione alle tecniche adoperate, artigianali ed evolute, ed ai valori storico-culturali richiamati; essi risultano unici ed irripetibili, ed in grado inoltre di valorizzare l’identità culturale calabrese.