di Comune di Marina di Gioiosa Ionica
“I cittadini, partendo dalla scuola, imparino ad apprezzare, valorizzare, vivere la Costituzione italiana, non per cambiarla, ma per attuarla”. Con questa esortazione, il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha concluso la sua lectio magistralis sulla Carta fondamentale italiana, tenuta in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala del Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa Ionica, intitolata alla Costituzione Italiana.
Una giornata, quella dello scorso 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica, iniziata con il solenne omaggio ai caduti di tutte le guerre, in Piazza dei Mille, dove è stato eseguito l’inno nazionale. Le celebrazioni, poi, si sono spostate in via F.lli Rosselli, al Palazzo Municipale, dove la Presidente del Consiglio Comunale, Loredana Femia, il Sindaco, Domenico Vestito, il Presidente De Siervo, l’Assessore Regionale, Federica Roccisano e l’On. Mauro Ottobre hanno tagliato il nastro della sede delle adunanze del civico consesso, che, dopo oltre un ventennio, torna in Municipio.
La Presidente Femia, nel corso del suo intervento, davanti ad un pubblico composto da numerosi sindaci, autorità militari, rappresentanze delle associazioni e tanti cittadini, ha evidenziato come fin dall’atto della sua nomina si sia ripromessa di riportare la sala delle adunanze del Consiglio nello stesso luogo in cui hanno sede gli altri uffici comunali e che rappresenta la casa dei cittadini. “Oggi quella intenzione e prospettiva diventano realtà – ha proseguito – diamo così al Consiglio comunale, massima assemblea elettiva cittadina, una sede bella e accogliente che consoliderà i legami con gli altri organi del Comune”. Concludendo ha auspicato “che da oggi in avanti il nostro compito e le nostre responsabilità saranno ancora più impegnative, perché dovremo essere in grado di fare in modo che le sedute di questo Consiglio non rimangano un fatto esclusivo tra addetti ai lavori, ma siano il più partecipate possibile. Siamo chiamati a rendere questo luogo un’officina e un laboratorio di democrazia e responsabilità civico”.
Il Primo cittadino, in apertura del suo intervento, ha proposto all’attenzione dei presenti un disegno, donato da un gruppo di studenti della scuola elementare, nel quale si vedono al centro il Municipio, la Scuola e la Chiesa e tutte intorno le varie frazioni che compongono Marina di Gioiosa Ionica. Da quei luoghi, poi, i bambini hanno disegnato delle strade che convergono tutte verso il Palazzo Municipale. “Quanta bellezza e quanta lungimiranza in quel quadro – ha sottolineato Vestito – I nostri bambini ci hanno indicato una via, con la loro semplicità impegnativa e responsabilizzante: quella di avere dei luoghi nei quali fondare la nostra identità, per costruire, su solide basi, una comunità compiuta e stabile, capace di vivere con fiducia anche i momenti più difficili”. Richiamando, poi, il difficile momento che stanno attraversando i Comuni, il Sindaco ha lanciato un forte e accorato appello affinché le autonomie locali e chi si è assunto la responsabilità di guidarle, vengano tutelati, difesi, sostenuti, valorizzati. “Non è possibile continuare ad assistere inermi e impotenti allo scempio di democrazia che si sta consumando in questo Paese e, in particolare, nel mezzogiorno d’Italia, dove siamo intrappolati in un contesto di pregiudizio e vera e propria antipatia nei confronti delle Istituzioni elettive locali. Noi, tutti noi, e penso di parlare anche a nome dei Sindaci e degli altri amministratori locali, pretendiamo rispetto e considerazione per quello che quotidianamente facciamo, per i sacrifici amari che viviamo e chiediamo, a gran voce, di essere considerati parte integrante e sostanziale di questa Repubblica, che non può trasformarsi nella Repubblica dei tecnocrati, dei burocrati e dei commissari”. Evidenziando la particolare luminosità della sala appena inaugurata, sempre Vestito ha precisato che rappresenta, attraverso l’esaltazione dei principi di trasparenza e legalità, “netta risposta e aperta sfida all’oscuro e opprimente potere della ‘ndrangheta, che per tanto, troppo tempo ha condizionato ogni ambito della vita civile ed economica”.
Il Presidente De Siervo, nella sua lezione magistrale, ha letteralmente catturato l’attenzione dell’uditorio presente, che ha manifestato il proprio apprezzamento con un lungo e caloroso applauso, durato alcuni minuti. “La Costituzione, più che bella, è buona, ma soprattutto impegnativa, non solo per le Istituzionali, a qualunque livello, ma per ciascun cittadino. La Costituzione va letta, approfondita, insegnata, ma, cosa più importante di tutte, vissuta pienamente”. De Siervo ha proposto un interessante excursus sui lavori dell’Assemblea Costituente, “caratterizzati non da una sintonia apatica e omologata, ma da lunghe discussioni, accese, vive, a volte anche aspre, ma al termine delle quali si trovava sempre la giusta sintesi e il più adeguato equilibrio, tanto da consentire l’approvazione della Carta con il 90% dei voti”. “Una Costituzione forte e stabile, quella italiana, che ha consentito alla Repubblica di superare, in settant’anni, momenti difficilissimi”.
A conclusione dei lavori hanno portato i loro saluti l’Assessore Regionale al Lavoro, al Welfare e all’Istruzione, Federica Roccisano e l’On. Mauro Ottobre, deputato trentino, in questi giorni in visita nella Locride.