di Francesca Cusumano
GERACE- “Fare rete” condizione imprescindibile per gettare le basi per un futuro migliore dello sport in Calabria, o meglio, del Futsal Femminile nella nostra Regione, è stato l’aspetto predominante nel “1° Convegno Futsal Femminile in Calabria”, organizzato dallo Sporting Lokri, tenutosi questa mattina nella Tenuta Barone G. R. Macrì in contrada Modi, a Gerace.
Diversi i relatori a confronto, ai quali è stato chiesto quale il percorso che intendono avviare per valorizzare un genere sportivo che sempre più, sta prendendo il sopravvento sia a livello europeo che nazionale.
In veste di moderatore e coordinatore dei vari interventi programmati, il giornalista Giuseppe Praticò, corrispondente della Gazzetta del Sud, nonché addetto stampa della Reggina 1914 e creatore del portale Calabria Futsal.
Praticò in apertura dei lavori, ha tracciato un breve bilancio del Futsal che oggi, vanta più di 100mila tesserati, 2500 società e 3milioni e mezzo di praticanti; grandi numeri che fino a qualche tempo fa, sembravano irraggiungibili <<Se però i numeri crescono- ha detto Praticò- resta grave la carenza degli impianti ed a Locri ne sanno qualcosa con il Palazzetto chiuso ormai da più di un anno. Il nostro movimento negli ultimi 9 anni, ha visto crescere in maniera esponenziale, il numero dei tesserati: dai 60.970 del 2008, ai 100.000 nel 2015, fino ad arrivare a 105.420 nel 2016. Dalla stagione sportiva 2011/2012, è stato istituito anche il Primo Campionato Nazionale di Serie A femminile formato da 24 squadre, per un movimento in rosa che oggi conta circa 400 società con oltre 7mila tesserate. Il calcio a 5 femminile è in forte crescita, basta leggere gli ultimi dati auditel che registrano un incremento di telespettatori pari al 2,5% rispetto all’anno precedente, per non parlare dei numeri delle social tv, ovvero le partite trasmesse da qualche mese sulle varie pagine del noto social facebook. Oggi possiamo tranquillamente affermare che questa disciplina, si muove al confine tra il dilettantismo e il professionismo”.
Dopo i saluti del sindaco di Gerace, Giuseppe Pezzimenti, che ha auspicato che la Locride possa diventare una grossa realtà (in cui c’è fame di sport), per essere da contrappeso alla Città Metropolitana, è stata la volta del primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese che, ha ripercorso l’excursus dalla nascita dello Sporting Lokri, all’abbandono dei vecchi dirigenti della società, a causa delle intimidazioni subite, fino al passaggio di consegne alla nuova proprietà, diretta dall’attuale presidente Vittorio Zadotti.
<<Sono contento-ha esordito- che a distanza di due anni, Vittorio Zadotti, sia al vertice di questa squadra, quando le previsioni iniziali, non erano a suo favore. Sono uno dei fondatori dello Sporting Lokri, insieme ad alcuni amici abbiamo fondato questa realtà. Poi un episodio negativo, ha lanciato un’ombra su questa associazione sportiva e su tutto il territorio, abbiamo visto riflettori accesi a livello mondiale. Le conseguenze di questa aberrante vicenda, sono state tante promesse, con la triste conseguenza di non poter disporre del Palazzetto dello Sport; insieme all’ex sindaco, Francesco Macrì, avevamo intrapreso una battaglia per aprire la struttura. Palazzetto che poi è stato aperto, assumendoci la responsabilità di renderlo utilizzabile alle associazioni sportive, per poi scoprire la non agibilità della struttura, con l’inevitabile chiusura. La Provincia non si è fatta carico di questa responsabilità. Dispiace oggi vedere questa stuttura abbandonata, è inaccettabile che venga abbandonata in queste condizioni. Come Amministrazione porteremo avanti questo impegno, potenziando le realtà sportive. Lo Sporting oggi in serie A, deve essere volano di sviluppo per il territorio>>.
Anche il presidente dello Sporting, Vittorio Zadotti, dal canto suo, ha tenuto a precisare, “di essere senza radici”, chiedendo ai massimi esponenti delle associazioni e delle federazioni sportive presenti, quale la traiettoria da seguire, per creare un movimento che vada dalle giovanili fino alla serie A <<Vorrei sapere-ha chiosato-cosa possiamo fare in Calabria per lo sport del Futsal Femminile; lo Sporting sta cercando di organizzarsi sul territorio, quest’anno giocheremo le nostre partite a Sant’Andrea, ma ci stiamo organizzando per gli allenamenti in una struttura qui vicina, sarà una stagione di cammino. Stiamo cercando giocatrici con mentalità sportiva e voglia di vincere e tenteremo di vincere. Dalla Calabria non partiamo per far presenza, ma per vincere; per vincere però, occorre una casa, augurandoci al contempo, che la storia del Palazzetto si risolva una volta per tutte. Una squadra di serie A che vuole provare ad eccellere nel campionato, ha bisogno di una casa sua. Stiamo lavorando con il Comune di Gerace, per disporre di un posto nostro, da utilizzare per allenarci a nostro piacimento e che sia per il Futsal, volano di altre iniziative. In Calabria si può fare qualsiasi cosa, ma occorre fare rete>>.
La parola poi, ai relatori presenti.
Roberto Rispoli, presidente della sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri), ha soffermato la sua analisi, sulle difficoltà economiche ad investire sullo sport <<Chi fa sport e nello specifico, chi fa calcio, è un investimento a perdere, perché non c’è ritorno dal punto di vista calcistico e anch’io nel mio piccolo, mi ritrovo nelle stesse condizioni. Le strade degli arbitri e quelle delle società sportive, viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda. Per fare sport con i giovani, è necessario partire dalle scuole. Lo sport è importante per la crescita della società, noi andiamo nelle scuole per il reclutamento arbitri. I problemi sono tanti e non di semplice soluzione. La nostra associazione arbitri è nata 40 anni fa e al nostro interno, c’è un gruppo di ragazzi che non vuole arrendersi. Siamo convinti che le cose possano cambiare L’obiettivo deve essere quello di migliorarsi, se pensiamo al successo a tutti i costi, abbiamo sbagliato mestiere, abbiamo bisogno di società corrette>>.
Il presidente AIAC Calabria (Associazione italiana Allenatori Calcio), Raffaele Pilato, ha evidenziato che lo sport come strumento di crescita formativa, sia ad un buon punto di partenza, anche se rilevante, deve essere il coinvolgimento di tutte le istituzioni. E rispondendo agli interrogativi posti dal presidente Zadotti, Pilato ha invitato a partire non solo dagli ambienti scolastici ma in tutte le realtà specifiche della nostra Regione, per far conoscere la disciplina del Futsal Femminile, nonché atti concreti per incentivare l’attività in questo genere, attraverso il rispetto delle regole.
Giuseppe Della Torre, delegato calcio a 5 della LND (Lega Nazionale Dilettanti), invece, si è fatto portavoce di una proposta: istituire la Juniores giovanile, così da consentire al “rosa calcio” di espletare questa attività dilettantistica.
Mentre Clementina Tripodi, direttore tecnico regionale CSI Calabria, ha rimarcato la necessità di ricorrere a società e partners quali ad esempio, lega calcio e arbitri, per capire cosa fare per lo sport e in particolare, per il ramo giovanile, promuovendo una nuova cultura sportiva <<La donna-ha commentato la Tripodi- può dare linfa vitale allo sport, la donna non scende a compromessi. La forza della donna potrebbe dare un nobile contributo allo sport, dalle giovanili in su>>.