GIOIOSA JONICA – E’ stata una riunione interlocutoria, quella tenutasi tra i tre gruppi di opposizione in consiglio comunale (ex “Avanti Gioiosa”, “Gioiosa che cambia” e Pd) che si proponevano di pervenire a un testo comune di una mozione di sfiducia unitaria al sindaco Mario Mazza. La prima mozione di sfiducia presentata dai due gruppi di centrosinistra e depositata in Comune lunedì mattina, infatti, contiene, a dire degli ex di “Avanti Gioiosa” alcuni passaggi in cui Pd e “Gioiosa che cambia” puntavano l’indice anche contro gli ex “avantini”, ovvero i dissidenti della maggioranza che sosteneva la giunta Mazza. Da qui la necessità di pervenire a un testo comune da portare in Consiglio con i numeri che spianerebbero la strada alla sfiducia verso il primo cittadino. Ma se la quadra non è stata trovata martedì sera, in queste ore è in corso una nuova riunione interna degli ex di “Avanti Gioiosa” (sei in tutto) che potrebbero redigere un nuovo testo tale da essere votato dai tre consiglieri del Pd e dai due di “Gioiosa che cambia”. Da soli, infatti, i singoli gruppi non hanno i numeri per fare approvare dalla maggioranza prevista dallo statuto comunale (i 2/5 dell’assemblea) la mozione di sfiducia, e quindi serve un accordo per farla votare ad almeno sette consiglieri. Ne sapremo di più domani mattina, dopo l’esito della riunione dei dissidenti della vecchia maggioranza che, presumibilmente, si concluderà a tarda ora.
GIANLUCA ALBANESE