DI SEGUITO LA NOTA DEL COMANDANTE PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO GIORGIO MARIA BORRELLI
SAMO – Durante un’attività di controllo del territorio mirata al contrasto della produzione di sostanze stupefacenti, agenti del Corpo Forestale dello Stato afferenti al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, all’Ufficio Territoriale per la Biodiversità e del Comando Stazione di San Luca, hanno rinvenuto in una zona impervia e di difficile accesso in agro del Comune di Samo, una distesa di canapa indiana “Cannabis indica” costituita da circa 350 piante con un altezza di circa 2 metri, posizionate su una superficie di circa mq. 800 e posta in piena montagna a quasi 1.500 metri di altitudine, opportunamente recintata con rete metallica e pali in legno.
Le singole piante, che si presentavano in pieno vigore vegetativo, erano radicate su un terreno demaniale molto impervio, poco accessibile e scarsamente antropizzato, ed erano disposte su filari assicurati da paletti in legno e venivano innaffiate mediante un ingegnoso sistema del tipo a goccia per caduta.
Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Locri competente per territorio e avuto il via libera, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno provveduto ad estirpare e a distruggere la vasta piantagione.
Le piante, una volta essiccate e poste sul mercato avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali che si muovono dietro questo enorme business diverse migliaia di euro quantificabile in non meno di 200.000,00.
L’ attività d’indagine proseguirà nei prossimi giorni per scoprire l’autore o gli autori della coltivazione per assicurarli alla giustizia.
L’operazione portata a termine è stata resa possibile grazie alla profonda conoscenza del territorio rurale e montano da parte del personale del Corpo Forestale dello Stato, costantemente impegnato nella prevenzione generale e repressione dei reati ambientali e contro il patrimonio.-