di Gianluca Albanese
GIOIOSA JONICA – Pensare alla Festa Democratica di stasera a Gioiosa Ionica come a un normale evento annuale del partito di Epifani sul territorio è quantomeno riduttivo. Vuoi per il tema scelto, vuoi per il fiume carsico di turbolenze interne mai sopite tra i circoli della Locride, le attese sono tante e possono essere schematizzate nel modo seguente.
I RELATORI
Il denominatore comune di tutte le feste del Pd nella Locride (compresa quella che non ha avuto luogo a Bianco causa pioggia) è il dirigente regionale Seby Romeo. Sempre presente, sempre attento al territorio, con l’agenda sempre fitta di incontri per ascoltare i mal di pancia di tutti. Romeo, che ha sposato una donna della Locride, viene spesso da queste parti e si sente un po’ locrideo anche lui. La sua inclinazione verso la ricomposizione dei conflitti può servire a un partito che di uomini e donne di pace ha bisogno come il pane. L’altra figura che sta collezionando presenze a iosa da queste parti è Nino De Gaetano. Il consigliere regionale, che si è detto fiducioso e pronto a respingere ogni accusa quando sarà chiamato dai magistrati a rendere conto di quanto gli viene contestato nello scandalo “Rimborsopoli” (per fatti che comunque risalgono a quando apparteneva al gruppo consiliare di Rifondazione Comunista), torna da queste parti dopo essere stato a Siderno due volte in otto giorni. Ritroverà il vecchio amico e “compagno” Antonio Larosa, col quale ha condiviso la scelta di lasciare il Prc per approdare al Pd.
IL GRANDE ASSENTE
Demetrio Naccari Carlizzi. Finora il grande assente dalle feste democrat nella Locride è stato proprio il consigliere regionale reggino di area renziana. Certo, le piazze scelte (Siderno, Bianco, Samo e Gioiosa) non sono proprio delle roccaforti dei sostenitori del sindaco di Firenze, ma lo squilibrio, in termini di presenze, tra lui e De Gaetano appare piuttosto evidente.
IL TEMA DI STASERA
“L’unione dei Comuni – una grande sfida per la Vallata del Torbido” è un tema impegnativo e di prospettiva. Qualcosa di dettato dalla contingenza dei tempi, in cui si va verso un progressivo taglio e accorpamento delle piccole realtà comunali ma anche dalla necessità di ragionare con una sola voce. Certo, alcuni precedenti in loco sono tutt’altro che incoraggianti, vista la sarabanda che caratterizzò la vicenda della scelta del luogo su cui realizzare il megadepuratore consortile. Una storia di ritardi e di qualche rimpallo di troppo e in cui fu decisivo il ruolo della Prefettura, per fare da tramite con un dipartimento regionale Ambiente che spronava i sindaci a non perdere l’occasione buona a intercettare i fondi europei, a fronte di istituzioni locali che rifiutavano l’installazione del depuratore nel loro territorio. Ma è acqua passata. E da qualche parte bisognerà pure ricominciare a discutere insieme e in termini di comprensorio.
L’APERTURA ALL’ESTERNO
La vera novità di rilievo è l’apertura ad amministratori, presenti e passati, che non sono militanti del Pd e che sono i principali relatori della discussione di stasera alle 21,15 in piazza Vittorio Veneto. Giorgio Imperitura e Vincenzo Loiero, infatti, sono dell’Udc, Salvatore Fuda è di Rifondazione, Antonio Longo è di area Sel, mentre Francesco Macrì è stato espressione di una lista civica d’ispirazione progressista. Chiude il quadro il coordinatore regionale del Centro Democratico Pietro Fuda. Insomma, la grande intuizione di chi ha organizzato la festa è stata quella di offrire agli occhi dei visitatori un partito non ripiegato al proprio interno, che esce dallo schema tradizionale dei discorsi scritti, trascritti in bella copia e letti dai militanti più fedeli davanti a una platea monocolore, e non c’entra nulla nemmeno coi sassolini dalla scarpa all’uopo tolti da chi vede nelle feste l’occasione per affrontare pubblicamente i propri avversari interni. No, questa volta si discute di cose interessanti e con interlocutori che non appartengono al proprio partito. Vuoi vedere che la “casa di vetro” che aveva in testa Veltroni inizia a costruirsi su fondamenta che partono dal basso, dalle realtà locali come questa? Starà ai relatori di stasera non deludere le aspettative.