LOCRI – E’ un continuo via vai al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Locri, varie le patologie presentate dai pazienti che soli o accompagnati da un familiare, rimangono in sala d’attesa, prima di esser ricevuti dal medico di turno. Un Pronto soccorso che avrebbe tutte le carte in regola per funzionare, se non fosse per la situazione di disagio che ogni anno puntualmente si ripresenta abbattendosi pesantemente sul destino e l’operato di alcuni medici. Stiamo parlando di contratti a tempo determinato, di precari, di tagli del blocco delle assunzioni, blocco che pare si ripercuoterà fino al 2015 e non al 2013 come era stato precedentemente riscontrato. Sono solo 7 i medici a contratto, che fino al 30 dicembre, vivono una situazione di disagio almeno fino a quando non riceveranno comunicazione di un ulteriore rinnovo del loro esercizio. Dal punto di vista medico, è necessario disporre di un organico più completo, per garantire un servizio più efficiente a fronte dei casi più disparati che giornalmente vengono a crearsi. Grazie all’impegno del dottor Zampogna, Primario del Pronto Soccorso, negli ultimi 5-6 mesi l’arrivo di nuovo personale infermieristico ha risolto in parte il problema. Ciò non toglie che il futuro di alcuni medici sia appeso ad un filo, un mancato rinnovo equivarrebbe per i medici la ricollocazione nel servizio di continuità assistenziale (cosiddette “guardie mediche”) o chissà trasferirsi altrove. Non resta che rimanere in attesa di quanto verrà stabilito dall’Atto aziendale e dal nuovo direttore generale dell’Asp 5 Renato Carullo.
FRANCESCA CUSUMANO
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